E’ Emre Mor il nome nuovo per la Fiorentina. Esterno offensivo o seconda punta, vent’anni appena compiuti, nato il 24 luglio 1997 in Danimarca da padre turco e madre macedone. Giocatore di proprietà del Borussia Dortmund, cresciuto nelle giovanili del Lyngby BK e passato poi al Nordjaelland, dove a novembre 2015 ha fatto l’esordio tra i professionisti. 13 partite, 2 gol e 2 assist alla prima stagione tra i grandi, poi nell’estate 2016 il trasferimento in Germania.
Il Borussia Dortmund lo paga ai danesi quasi 10 milioni di euro. Subito maglia numero 9 sulle spalle nella squadra di mister Tuchel, ma prima annata con poco spazio: 19 presenze (solo 5 da titolare), 1 gol e 3 assist, con anche un cartellino rosso nella gara contro l’Herta (GUARDA QUI). “Ha talento, ma certi atteggiamenti non li deve avere, deve stare calmo”, disse di lui l’esperto terzino Schmelzer.
Ma la classe di Emre Mor è evidente a tutti: rapidità, controllo di palla nello stretto, accelerazioni fulminanti. Baricentro basso, 169 centimetri per 64 chilogrammi, mancino, esplosivo nel breve. Pochi gol fin qui in carriera, ma giocatore giovanissimo pronto ad esplodere.
Passaporto comunitario, ha una particolare storia in Nazionale. Le giovanili passate tra le Under 17, 18 e 19 della Danimarca, poi la scelta della Turchia per l’Under 21 e la Nazionale Maggiore. Esordio con la Turchia datato maggio 2016, contro il Montengro: 12 partite, 1 gol e 2 assist tra i grandi, compreso un buon Europeo 2016.
https://www.youtube.com/watch?v=LKQFC9AcxPE
https://www.youtube.com/watch?v=lblzSlHWW6c
Di
Marco Pecorini