Emergenza viola, c’è da risalire senza Kean: gran problema. Tocca a Beltran più Zaniolo

Il centravanti viola vale 19 gol stagionali, senza di lui non arrivano i gol. Domani con il Lecce serve uno squillo dagli altri

Senza di me…la vita sa di fumo e di malinconia. Così Anna Oxa. Ma senza Moise Kean è proprio così: la Fiorentina sa di fumo e di malinconia. Il dato non è tanto certificato dalle poche partite giocate senza il centravanti azzurro, che domani dovrà forzatamente stare a guardare dopo il trauma cranico subito domenica pomeriggio a Verona, ma dal fatto che la Fiorentina quando manca il suo totem sembra un’anima persa, qualche giocata fumosa degli esterni, difficoltà massima nel trovare il gol. Che, invece, per il centravantone piemontese è il pane quotidiano. Ne ha segnati 15 in campionati, tre in Conference, uno in coppa Italia. In totale fanno 19. Così scrive La Gazzetta dello Sport.

C’E’ LUCAS. Trovare il sostituto di Kean non è affatto semplice. In casa fino al 2 di febbraio c’è stato solo Kouame che, però, senza convincere, è stato dirottato a Empoli senza che in campionato abbia prodotto alcun gol. Resta Beltran. Ma l’uomo del mate ha detto no. Non segna praticamente più e le quattro reti in campionato, tre delle quali in trasferta, sono un bottino esiguo. Domani gran parte del peso offensivo cadrà sulle spalle dell’argentino classe 2001 che, in questa stagione si è abituato più al gioco senza palla e a creare spazi e occasioni per Kean che al ruolo di punta centrale. Ma col Lecce servirà tanto il suo contributo.

VAI NICOLO’! L’emergenza può costringere Palladino a far diventare il suo 4-2-3-1 un 4-4-2 con Beltran e Zaniolo di punta. I due hanno giocato, malissimo, 16 minuti insieme domenica a Verona, la peggiore della gestione Palladino. Non sono gli unici colpevoli, ma hanno combinato ben poco. Da Zaniolo, al quale la Fiorentina ha concesso una fiducia incredibile, prendendolo in questo mercato di riparazione e dandogli subito tanto minutaggio, ci si aspetta il guizzo, la giocata da fuoriclasse, quella che serva alla Viola che è in crisi, produce poco gioco e, di conseguenza, pochi gol, ma che con un colpo di una delle sue stelle può abbattere il Lecce. Quel che serve domani.