Lunedì sarà sfida tra Gravina e Sibilia per le elezioni federali. In ballo, di nuovo, la riforma dei campionati e l’attenzione alle infrastrutture
Parla così al Corriere Della Sera Cosimo Sibilia, presidente della Lega Dilettanti e vice presidente della Figc, e che lunedì sfiderà Gabriele Gravina alle elezioni federali.
Il programma? “Non ho scritto il libro dei sogni. Il mio documento è sobrio e mira al cuore del problema: governance, riforma dei campionati e della giustizia sportiva, infrastrutture. Con la giusta attenzione al calcio di base, giovani e dilettanti. Il problema non è il numero. Ai tempi dell’Avellino di mio padre non c’erano 20 squadre, eppure lo spettacolo era avvincente lo stesso. Magari possiamo cambiare i format e possiamo farlo d’intesa con i presidenti. La verità è che, così, il sistema non regge. Mi domando perché non l’abbia messa in pratica durante l’emergenza, quando il precedente governo aveva dato alla Federazione il potere di intervenire”.
Sullo stesso tema si esprime anche alla Gazzetta Dello Sport: “La riforma è una cosa seria, il precedente Esecutivo, dando al consiglio federale la possibilità di provvedimenti straordinari per cambiare format, ce ne dava la possibilità. Non è stato fatto. È necessario discutere, noi l’abbiamo sempre fatto, altri hanno badato al proprio orticello. Quale è la sostenibilità economica dell’attuale sistema professionistico? E ha senso che una società di Lega Pro abbia la stessa incombenze fiscali che ci sono in serie A?. La presa di coscienza del ruolo sociale del calcio dilettantistico. Le nostre squadre vivono le stesse difficoltà dei piccoli imprenditori italiani. Il mondo dello sport non è stato sufficientemente aiutato”.
Di
Redazione LaViola.it