Editoriali

Ed Europa sia. Potenziali 62 gare stagionali, basta scommesse: è l’ora dei colpi veri. Di soldi ce ne sono abbastanza

Published on

La Fiorentina parteciperà nuovamente alla Conference League. Diversi milioni di euro entreranno dalla partenza di Amrabat. C’è bisogno di certezze, ancora da prendere

La tanto attesa sentenza Uefa sull’esclusione dalla Conference League 2023-24 della Juventus è arrivata. Sarà la Fiorentina a prendere il posto dei bianconeri nella terza coppa europea, con l’obiettivo di provare a vincere il trofeo sfuggito solamente in finale col West Ham un mese e mezzo fa. L’impresa è possibile, sulla carta. A chi pensa il contrario basterebbe ricordare quanto accaduto nella passata stagione. E’ giusto crederci, così come è doveroso allestire una rosa che possa puntare concretamente a tale obiettivo.

STAGIONE. Arrivando in entrambe le finali di coppa, l’anno scorso la Fiorentina ha concluso la stagione con 60 partite giocate. Quest’anno, in caso di nuovo approdo in entrambe le finali e passaggio da seconda nel girone di Conference League, le gare potrebbero essere addirittura 62, con semifinale ed eventuale finale di Supercoppa Italiana di gennaio 2024. La lunga cavalcata del 2022-23 dovrebbe aver insegnato alla Fiorentina che, per non sacrificare l’andamento in Serie A, serve avere a disposizione un organico profondo in quantità e qualità.

CERTEZZE/SCOMMESSE. Meno scommesse, più certezze. L’input dovrebbe essere questo per completare la rosa della Fiorentina. Teoricamente sempre, ancor di più coi tre fronti e quando punti a vincere. Arthur non è una certezza, ma una scommessa. Potrebbe diventare un grande valore aggiunto se…tornasse quello di qualche anno fa. Infantino è un giovane che potrebbe diventare fortissimo se…si ambienterà al meglio, entrerà nelle dinamiche tattiche del nuovo allenatore e del nuovo calcio in cui dovrà giocare. Parisi è un’altra cosa, per quanto sia reduce da due soli anni di Serie A. L’innesto di Beltran avrebbe altri crismi. L’attesa per i veri colpi in entrata cresce. Col ripescaggio in Europa, se possibile, le aspettative si sono ulteriormente alzate.

PRIORITA’. Le priorità che c’erano a inizio contrattazioni sono le stesse che ci sono ad oggi: portiere, difensore centrale e attaccante. A livello di disponibilità la Fiorentina potrà contare su un discreto tesoretto derivato dalle cessioni di Igor, Rasmussen e Terzic, più i riscatti di Maleh e Zurkowski, ai quali si aggiungeranno i soldi di Amrabat. Fin qui gli esborsi sono stati limitati tra Arthur, Parisi e Infantino, con diversi milioni a disposizione di Pradè, Barone e Burdisso. Se dovessero arrivare Beltran e Sutalo, la Fiorentina andrebbe a spendere circa 45 milioni di euro complessivi per due giovani già forti, con ampi margini di miglioramento e future teoriche plusvalenze. L’ingresso della punta del River, inoltre, potrebbe essere finanziata dalla partenza di Cabral.

PIU’ O MENO. In fin dei conti, insomma, l’andamento di questo mercato dovrebbe confermare l’equilibrio tra entrate e uscite, cardine della politica societaria di Commisso. Al netto di ciò che accadrà con Castrovilli, che potrebbe trovare in Infantino un futuro sostituto, c’è ancora da lavorare per la squadra mercato viola. Di soldi ce ne sono da poter spendere. Sarà fondamentale, ovviamente, spenderli bene.

165 Comments

Popular Posts

Exit mobile version