Ha un’aria molto sexy il nuovo stadio che la Fiorentina – ospite a Palazzo Vecchio e non in un hotel come nel 2008 – ha presentato «a tutto il mondo del calcio» insieme al sindaco Dario Nardella. Unità d’intenti e ringraziamenti vari di fronte al ministro dello sport Luca Lotti, con pluricitati riferimenti al vantaggio che Firenze avrebbe su Roma in termini di procedure: è una fase di non-ritorno, hanno sottolineato Andrea Della Valle (presidente onorario della Fiorentina) e Mario Cognigni, presidente esecutivo, per sottolineare che dopo anni di confronto si sta avvicinando la fase operativa.
E il progetto, in attesa del via libera urbanistico con la variante per ospitare a Castello il polo Mercafir, conta di poter posare la prima pietra prevista nel 2019. Poi due anni di lavori per consegnare uno stadio che «è la sintesi delle migliori esperienze già attive all’estero».
In tutta l’area – 48 ettari da ricavare in una posizione strategica fra aeroporto, autostrada e allacci con la tramvia – troveranno posto anche un centro commerciale da 77mila metri quadrati, un hotel con 200 camere e vari parcheggi. Il nuovo stadio punta su ecosostenibilità, comfort altissimo per il pubblico (i posti più vicini, quelli della curva Fiesole, saranno a 7 metri dal campo), autoproduzione dell’energia grazie a pannelli fotovoltaici, raccolta delle acque piovane, presenza di aree verdi con una quota minima del 30 per cento rispetto all’intera area di intervento.
I numeri: 40.000 posti a sedere tutti coperti, 48 ettari 420 milioni di investimenti (comprese le opere di urbanizzazione), un ristorante a vista, 10 spazi di ristoro, 48 palchi, quasi 7.000 metri quadri per eventi da sfruttare nel corso della settimana e aperti a soggetti privati. «Lo stadio non sarà una cattedrale nel deserto», ha sottolineato Nardella, collocando il progetto all’interno della ruqalificazione del quadrante Nord Ovest di Firenze. Non di noccioline ma di soldi, parecchi, si parla: 420 milioni, comprese le opere di urbanizzazione.
La ricerca di finanziatori e partner non spaventa i Della Valle, che però dovranno avere a disposizione tutte le certezze possibili, presentandosi con i tempi precisi di realizzazione dell’opera: quindi via libera dal Comune e progetto esecutivo del nuovo stadio. Secondo il cronoprogramma – e i moltissimi ottimisti presenti ieri in Palazzo Vecchio – un traguardo possibile entro il 2018.
Di
Redazione LaViola.it