Viste le squalifiche l’argentino giocherà la sua prima da titolare con la maglia viola proprio questa sera in Conference League
Da zero a tutto con la sana e necessaria incoscienza dei vent’anni (21 compiuti dieci giorni fa per la precisione): Matias Moreno, argentino, 193 centimetri d’altezza, maglia numero 22, piede preferito il destro, acquistato dalla Fiorentina in un martedì di fine agosto a fine mercato per una cifra intorno ai quattro milioni. Scrive il Corriere dello Sport-Stadio.
Difensore centrale con modo e modi di saper stare nella difesa a tre sperimentati con il Belgrano (e non è particolare di poco conto, anzi), dove è cresciuto e si è valorizzato così da attrarre le attenzioni del club di Commisso. Come ha detto Palladino ieri nella conferenza stampa, è l’unico difensore di ruolo che gli è rimasto da poter schierare per via delle squalifiche di Comuzzo, Martinez Quarta e Ranieri post Akademia Puskas e per la reiterata indisponibilità di Pongracic, che salterà anche il debutto nella fase campionato di Conference League dopo aver già saltato Lazio ed Empoli per un problema muscolare.
«Quando è arrivato non era pronto fisicamente, ma si è allenato bene in questo mese e ora lo è». Parole del tecnico viola a garanzia: e Moreno giocherà un po’ per scelta e molto per necessità, vien da sé, in una difesa che torna forzatamente a tre con due esterni adattati a fare i centrali, uno (Kayode) sul centrodestra e l’altro (Biraghi) sul centrosinistra.
DEBUTTO CHE VALE
Da zero perché Moreno finora non ha disputato nemmeno un minuto pur essendo stato convocato regolarmente, a tutto perché entra titolare in una difesa ad alto coefficiente di rischio. E qui serve la naturale incoscienza del giovane sudamericano per imporsi come volto nuovo e nuovo punto di riferimento dell’altra Fiorentina, quella che cerca spazio e gloria, che prova a sfruttare l’occasione della prima partita in Conference League per rimontare posizioni, gerarche e credito in vista delle occasioni di campionato che brillano sicuramente di più.
Ma intanto, conta stasera. Impegno e appuntamenti non banali, in cui la curiosità di scoprire un giovane difensore su cui Palladino imposta la difesa dell’immediato presente pensando al futuro, e in attesa che sempre dall’Argentina a gennaio arrivi Valentini, si unisce all’incertezza di un debutto in situazione di piena emergenza per il settore arretrato, e insomma c’è quel mix frizzante che dà ancora più valore al tutto.
E di sicuro il meno “spaventato” di tutti sarà proprio Matias Moreno che non aspettava altro che di avere un’opportunità, come l’ha definita Palladino.
Di
Redazione LaViola.it