Editoriali

Ecco Marì: Palladino lavora per tornare a 3 dietro? Mercato, ora c’è da completare la rosa

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L’arrivo del difensore spagnolo potrebbe favorire un cambio modulo, anche se non nell’immediato. Mentre si attendono altre novità dal mercato, domenica arriva il Genoa

Ieri è stata la giornata di Pablo Marì. Il difensore fortemente voluto da Palladino è arrivato a Firenze e sarà arruolabile fin da subito. Con l’arrivo dello spagnolo, la Fiorentina ha a disposizione sei difensori centrali di ruolo.

Difficile che l’arrivo di Marì provochi un cambio tattico tempestivo, con il ritorno alla difesa a 3 tanto amata da Palladino già col Genoa. Il tecnico gigliato ha già dimostrato di preferire andare avanti per la via che si conosce piuttosto che avventurarsi in esperimenti tattici. Perciò, sarebbe assai improbabile che dopo la vittoria con la Lazio, nella quale si è visto una sorta di 4-4-2 che in fase di possesso diventava quasi un 4-3-2-1, possa decidere di cambiare. Tuttavia, sebbene non nell’immediato, in futuro l’arrivo dal Monza del difensore centrale classe 1993 potrà agevolare il ritorno ai tre difensori centrali, idea mai del tutto tramontata per il tecnico gigliato e che ha utilizzato anche nel secondo tempo all’Olimpico, quando la squadra era in difficoltà.

Intanto, la Fiorentina resta attiva sul mercato. In primis in uscita, dove vuole concludere le cessioni di Ikoné (a un passo dal Como) e Kouame (c’è sempre l’Empoli), mentre per Biraghi al momento tutto tace. Ma anche in entrata: i viola cercano un altro centrocampista, con i nomi di Cristante, Fagioli, Bondo e la suggestione Ndour, oltre a Fazzini. Tanti nomi, con caratteristiche molto diverse tra loro. L’impressione è che, salvo occasioni, il profilo individuato sia quello di un centrocampista che dia ulteriore fisicità alla mediana. Poi c’è la questione esterno, con Dennis Man in pole, e vice Kean, con Sanabria sempre nei pensieri viola. Vista la cessione di Kayode, infine, servirebbe anche un terzino destro, ma ad oggi sembra che la Fiorentina sia intenzionata ad adattare Moreno alla bisogna. In tal caso, c’è da augurarsi che Dodo resti integro per tutta la seconda metà di stagione.

Ormai ci siamo rassegnati al fatto che ci si riduca all’ultimo, ma la Fiorentina non è certo l’unica squadra che conclude gran parte degli affari negli ultimi giorni di mercato – che chiuderà alla mezzanotte di lunedì 3 gennaio –, anzi è raro il contrario. Commisso aveva parlato di investimenti nel mercato di gennaio (“Se l’operazione è buona, sono pronto a intervenire”); fin qui si è investito davvero poco, visto che la società ha speso circa 3 milioni tra il prestito di Folorunsho e l’indennizzo al Monza per Marì. Semmai si è incassato dalla cessione di Martinez Quarta (6,5 milioni più bonus) e mezzo milione dal prestito oneroso di Kayode. L’importante ora è non rimanere un’altra volta con il “colpo in canna”. Cercare di completare la rosa con le operazioni che servono, per aiutare il più possibile Palladino.

Anche perché la Fiorentina resta in piena lotta per le posizioni europee, grazie al ritorno alla vittoria con la Lazio. Domenica al Franchi arriva un Genoa in grande forma, che ha totalizzato 10 punti nelle ultime 5 giornate. Una squadra che Vieira ha reso molto solida, alla quale si fa fatica a segnare. La Fiorentina è attesa da un altro esame. Anzi, è chiamata a un miglioramento: deve dimostrare che il ritorno alla vittoria ha tolto un po’ di paura alla squadra, perciò ci si aspetta di non rivedere secondi tempi timidi come gli ultimi due a cui abbiamo assistito. Che quel palo che domenica scorsa ha salvato i viola all’ultimo istante sia servito. A livello di gioco, Palladino dovrà ripartire da quanto di buono visto nel primo tempo con la Lazio. Oltre a ciò, sarà fondamentale rivedere l’unità e lo spirito di gruppo che la squadra ha mostrato all’Olimpico, elemento fondamentale per togliersi soddisfazioni nel proseguo della stagione.

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