Ecco il debutto bis: il Cagliari non è il Polissya, vincere per dare un segnale al campionato

Doppia trasferta in pochi giorni, il tecnico destinato a confermare l’undici della Slovacchia. Pioli vuole iniziare con il piede giusto anche in A

Diciamolo subito, il Cagliari non è e non sarà il Polissya. Eppure anche il debutto bis della Fiorentina (in campionato dopo quello di giovedì in Conference) è senza dubbio già una sorta di cartina di tornasole della stagione. I viola, insomma, pur tra prudenza (doverosa) e rispetto dell’avversario (altrettanto doveroso), hanno in testa e nel mirino soltanto una cosa: vincere, battere il Cagliari e dimostrare a tutti (e subito) che la Fiorentina è una delle belle realtà della stagione. Così scrive La Nazione.

PRESSIONI. Ci sono comunque un paio di indicazioni che Pioli e il gruppo si sono portati in Sardegna. Primo, occhio ai cali di tensione che possono concedere all’avversario spazi quando la squadra applica il pressing a tutto campo che Pioli considera la chiave portante del suo gioco. Secondo, proprio perché il Cagliari è sicuramente qualcosa (se non addirittura molto) di più del Polissya, regalargli qualcosa 0 semplici metri di campo, potrebbe significare, oltre a dover ricorrere ai miracoli di De Gea, subire quello che gli ucraini non sono riusciti a concretizzare, ovvero, il gol.

SCELTE. Ancora Kean davanti, ci sarebbe stato anche senza il rosso in Slovacchia. E poi, che sia 3-4-1-2 0 3-5-2, il lavoro dei cursori di fascia sarà il cuore dell’avanzata viola. Dodo deve e dovrà spingere come un dannato, Gosens andare ad affacciarsi anche in zona finalizzazione. Quindi Gud e Fagioli che, di sicuro, in Conference hanno messo nella gambe minuti preziosissimi per avvicinare il completamento del rodaggio stagionale. E poi occhio a Ndour. Bella e preziosa sorpresa della gara di Conference e giocatore che per la sua duttilità tattica può aiutare Pioli a cambi di modulo in corsa. Sarà poi la partita di Piccoli… anche se non giocherà la sfida. Incrocio del destino, saluterà Cagliari per poi volare a Firenze.