
Il centrocampista svizzero completa un reparto con diversi punti interrogativi. Dove renderà al meglio Edimilson? Veretout regista può funzionare?
Anche l’ultimo acquisto per il centrocampo viola è stato presentato. Si tratta di Edimilson Fernandes, svizzero classe 1996, forse il più misterioso dei nuovi arrivi che stazionano la zona nevralgica del campo. Certo, se paragonato allo sconosciutissimo Norgaard, in confronto lo svizzero che arriva in prestito dalla Premier è famoso quanto Kurt Cobain. Ma sono in molti a domandarsi quanto realmente valga Edimilson Fernandes. Inoltre, a voler aggiungere un ulteriore fattore all’alone di mistero che circonda il classe ’96, anche gli addetti ai lavori hanno dubbi su quale possa essere la sua miglior collocazione in campo.
DOVE GIOCA? – Nella conferenza stampa di ieri, Edimilson ha detto di poter giocare da ‘10’ e da ‘6’, ma di preferire essere definito un numero 8. Insomma, un tuttocampista alla Iniesta, per guardare alla massima espressione del ruolo vista negli ultimi anni. Non a caso l’ex West Ham ha definito lo spagnolo suo idolo e riferimento numero uno. Dunque, anche se ieri a domanda precisa su un suo possibile utilizzo da sostituto di Badelj ha risposto: “Sono giovane, ma mi piacerebbe poterlo fare, penso di averne le caratteristiche”, i presupposti e la storia calcistica del giocatore suggeriscono che la posizione più probabile in viola del centrocampista svizzero sarà interno di centrocampo, andando a rinfoltire una zona in cui la Fiorentina è in teoria già ben coperta.
VERETOUT PLAYMAKER – Di conseguenza, salvo un exploit di Norgaard, si fa sempre più concreto lo spostamento di Veretout in cabina di regia per l’intero arco della stagione. D’altra parte, Corvino ha scelto di non sostituire Badelj con un playmaker puro, e questa (insieme alle amichevoli estive) non può che essere una chiara indicazione sui programmi di Pioli. La notizia fa storcere la bocca a molti, che siano giornalisti o tifosi. D’altra parte il francese, nella posizione di mezzala, ha dimostrato di avere grandi doti di inserimento e ottimo tiro dalla distanza, tanto da poter aspirare a segnare dieci gol in un campionato. Doti difficilmente ritrovabili in altri colleghi di reparto. Sarebbe un peccato perdere un’arma del genere, ed è per questo che l’idea di Pioli sul nuovo ruolo di Veretout verrà senza dubbio monitorata attentamente dai tifosi gigliati, con l’augurio che il tecnico della Fiorentina possa far ricredere gli scettici.
DUBBI E CERTEZZE – Questo perché il centrocampo è senza dubbio la zona con maggiori punti interrogativi della rosa gigliata. La certezza si chiama appunto Veretout. Si possono considerare affidabili Benassi (anche se all’ex capitano del Toro si chiede una crescita di prestazioni) e Dabo. Le incognite, chi più chi meno, si chiamano Gerson, Norgaard e appunto Edimilson. Anche per queste ragioni sarà fondamentale osservare il rendimento di questo reparto durante le prime due partite stagionali della Fiorentina, quando mancherà proprio il miglior centrocampista viola. Le indiscrezioni ad oggi portano verso un Norgaard titolare in cabina di regia, ma se Edimilson si rivelasse davvero un jolly tuttofare Pioli potrebbe rimescolare le carte e provare il classe 1996 davanti alla difesa.
Di certo, l’amichevole con l’Arezzo di stasera darà ulteriori indicazioni sull’idea di centrocampo che Pioli ha in mente con Chievo e Udinese.

Di
Marco Zanini