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È una Fiorentina da Europa League o metà classifica? Le responsabilità di Sousa come quelle di alcuni giocatori

La gara contro il Crotone doveva confermare la crescita della squadra, come avevano evidenziato le vittorie con Slovan Liberec e Cagliari. Invece, il pari ottenuto contro la formazione di Nicola ha riacceso dubbi e polemiche.
La gara contro il Crotone, inutile negarlo, è stata condizionata dal violento temporale, ma in parte perché in campo era la stessa situazione anche per la squadra ospite.

Purtroppo si è rivista una Fiorentina lenta, prevedibile, a volte compassata. Si è accesa solo nel finale quando ha creato diverse palle gol, neutralizzate dal portiere ospite. Quando ormai era tardi. Senza dimenticare il calcio di rigore non dato per il fallo in area su Kalinic. E per fortuna è arrivato il gol di Astori, altrimenti sarebbe stata una sconfitta molto, molto pesante.

Per alcuni Paulo Sousa ha sbagliato formazione iniziale: squadra che vince non si cambia, dice un vecchio detto del calcio. Alla fine il tecnico portoghese ha messo in campo una squadra con lo stesso modulo di Cagliari, cambiando solo due giocatori: fuori Borja Valero e dentro Badelj, fuori Kalinic e dentro Babacar. Evidentemente doveva bastare per conquistare i tre punti con l’ultima in classifica, ma purtroppo così non è stato.
Probabilmente Sousa avrà le sue responsabilità per la mancata vittoria, ma i giocatori hanno le loro. È vero che Kalinic stava attraversando un ottimo momento (cinque gol nelle ultime due partite) ma dal primo minuto Sousa ha inserito un giocatore altrettanto importante come Babacar. E se non riesce mai a tirare in porta, se non segna contro l’ultima in classifica è giusto porsi qualche domanda. Ci sono poi giocatori come Badelj, che Sousa ha rimesso in campo dall’inizio, che praticamente sono diventati irriconoscibili. Non riesce più a incidere, determinare. Non riesce più a far girare la squadra come sapeva fare. Mercato, motivazioni, stimoli, le cause possono essere tante ma se continua così lui non può essere utile.

Discorso simile per giocatori come Gonzalo Rodriguez (purtroppo il suo periodo negativo continua, forse anche per lui problemi di futuro), Ilicic e Bernardeschi. Sono giocatori che possono dare imprevedibilità alla squadra (come sottolineato da Nicola al termine della partita) ma lo fanno solo a fasi altere, lo fanno troppo poco. Mancano di continuità, qualcosa deve essere fatto. Stesso discorso per Tello. Fino a oggi solo a Cagliari si è visto un giocatore che può determinare, saltare l’uomo, dare la superiorità numerica alla squadra, troppo poco in dieci partite per un giocatore che poi arriva dal Barcellona. Infine Tatarusanu. Un portiere che non ha mai dato e continua a non dare serenità alla squadra, a tutto l’ambiente viola. Anche contro il Crotone più volte è stato ripreso da Paulo Sousa.
E’ scontato dire che a Bologna la Fiorentina è attesa da un pronto riscatto, ma c’è da domandarsi, dopo dieci giornate, se questa è una Fiorentina che può lottare per l’Europa League oppure è da metà classifica.

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