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E se Juan Guillermo Cuadrado avesse giocato sempre di punta

Una stagione passata all’insegna del: “Chissà cosa sarebbe potuto essere con Gomez e Rossi”…E a questo tormentone si è aggiunto ancor con maggior forza stasera il “Se avesse giocato sempre punta Cuadrado..”

Con i se e con i ma, non si va da nessuna parte, dicono quelli bravi, ma i numeri parlano chiaro. Juan Guillermo Cuadrado, 4 reti ed un assist da quando Vincenzo Montella lo ha messo a fare l’attaccante, senza dover fare tutta una fascia su e giù mille volte a partita, con la possibilità di avere maggior lucidità e freschezza sotto porta. 4 centri nelle ultime 4 partite, tutte di fatto decisive, visto che a Verona è stato lui ad aprire alla rimonta viola dopo il gol dell’1-0 dei gialloblu, contro l’Udinese ha aperto lui le danze e contro il Bologna ha sbloccato il risultato stendendo le già sterili speranze rossoblu, oltre al gol che ha chiuso i conti. 

Poteva essere lui la toppa al doppio infortunio di Gomez e Rossi, visto che i vari Matri e Matos non sono mai riusciti a fare la differenza là davanti. Il 4-3-1-2 si è dimostrato col tempo la svolta tattica azzeccatissima per la Fiorentina di Montella, solo che il colombiano doveva fare la punta, e non certo il terzino come a volte il tecnico viola lo ha schierato. Ad esempio nella gara di ritorno di Europa League contro la Juventus, o a Genova con la Sampdoria. Certo, quello era un momento di emergenza, dove mancavano difensori di fascia, e Cuadrado nasceva come terzino destro, ma a vederlo come gioca davanti i rimpianti crescono sempre più. 

Con quello di oggi Cuadrado sale a 13 gol stagionali, 9 in campionato, 3 in Europa League e 1 in Coppa Italia oltre ad 8 assist, bottino più che raddoppiato rispetto alla passata stagione dove Cuadrado aveva chiuso con 5 reti e 7 assist.

Meglio tardi che mai, insomma, verrebbe da dire, se non fosse che per la Finale di Coppa Italia Cuadrado non ci sarà per una squalifica insensata, per un giallo preso allo scadere della gara di ritorno con l’Udinese per aver ostacolato la ripresa del gioco dei friulani. Insensata, per non dire stupida, visto che poi lo stesso colombiano a fine gara dichiarò: “Non sapevo di essere diffidato”. Altri rimpianti per una leggerezza sua, e della società viola, che rischiano di risultare gravissime e pesantissime.

Poco male, Ilicic pare essere meno fantasma rispetto all’ultimo periodo e Joaquin si conferma garanzia. In attesa di capire se Rossi sarà o meno della partita, sabato prossimo, è già qualcosa. Poi, se in estate il Barcellona davvero metterà sul piatto 25-30 milioni per il colombiano, bè, si vedrà. E sarà lì che si capirà cosa questa Fiorentina vuol fare del suo futuro. Sperando che questa non sia del tutto la stagione dei rimpianti per quello che poteva essere e che non è stato, l’ennesima. 

Autore: Gianluca Bigiotti – Redazione LaViola.it
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