Seimila tifosi ieri hanno riempito la Maratona per partecipare all’allenamento a porte aperte della Fiorentina
“Per esser di Firenze vanto e gloria”. Lo striscione che in ogni partita fa bella mostra di sé a incorniciare la Curva Fiesole, ieri pomeriggio Italiano e i calciatori della Fiorentina se lo sono trovati allungato in tutti i suoi trenta metri all’ingresso sul terreno del Franchi. Per l’allenamento aperto al pubblico. Scrive il Corriere dello Sport-Stadio.
Stavolta era lì. Alla balaustra del Parterre di Maratona. Messaggio fortissimo e imperituro che il popolo viola ha voluto riservare alla squadra a poche ore dalla finale di Coppa Italia contro l’Inter. E quale occasione migliore per farlo di questo abbraccio collettivo pieno di affetto e speranza, entusiasmo e fiducia, senso di appartenenza e convinzione tra squadra e tifosi?
GRIDO DI BATTAGLIA
Scelta azzeccata e apprezzata quella della società viola. Perché la Grande Attesa aggiunta in questo caso alla riconosciuta passione di Firenze hanno “trascinato” oltre seimila tifosi sotto la Torre di Maratona. Quando appunto Biraghi e compagni si sono presentati in campo un paio di minuti dopo le 19.
“Forza viola alé” e “Firenze Firenze” sono stati subito il grido di battaglia che è risuonato altissimo e che ha accompagnato il primo giro di riscaldamento del gruppo. A cui ha fatto seguito immediatamente l’immancabile “Torneremo ad esser grandi ancora, torneremo ad essere campioni come nel ‘56”. Intonato a pieni polmoni e a tutto orgoglio dalla gente sugli spalti.
Bandiere, cori (“Forza ragazzi”), canti. Mentre l’allenamento proseguiva come si dice a ranghi completi. Presenti ovviamente anche Amrabat, Gonzalez e Cabral. Che non erano stati convocati per la trasferta di due giorni fa a Torino. Un’ora (abbondante) di allenamento, un’ora di canti ininterrotti, un’ora di emozioni.
Di
Redazione LaViola.it