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È rinata la Fiorentina. I viola sorprendono Baroni, poi resistono all’assalto biancoceleste

Adli - Fiorentina

Nel primo tempo Palladino azzecca tutto e mette sotto i biancocelesti. Finale incandescente

La Lazio si è svegliata tardi, la Viola è risbocciata, sbancando l’Olimpico con le firme di Adli e Beltran. Due gol in 17 minuti e difesa di ferro, scrive il Corriere dello Sport. Marusic ha provato invano a riaprirla dentro un recupero caotico, nervoso e lunghissimo. Finale da brividi. Una paratona di De Gea ha impedito la doppietta al montenegrino e il palo interno, all’ultimo secondo, ha respinto la sassata di Pedro. Sarebbe stato il 2-2. La palla ha danzato sulla linea senza entrare. La Fiorentina non vinceva in campionato da inizio dicembre. Successo limpido, ottimo primo tempo, pura resistenza nella ripresa. Ora è di nuovo a ridosso della Juve.

Quando vede la Lazio, Palladino svolta e cambia modulo. Al Franchi era passato nell’intervallo alla difesa a quattro rimontando dopo un primo tempo da incubo. All’Olimpico ha indovinato il piano di partenza prendendo le fasce: 4-4-2 con Folorunsho e Beltran pronti a ripiegare davanti a Dodo e Gosens. Giusta la scelta di rilanciare Pongracic. Il croato ringhiava come all’Europeo in Germania. Tutta la Viola mordeva, disegnando duelli individuali. Gli esterni hanno ripagato Palladino costruendo due gol in sei minuti. Mandragora ha soffiato palla a Marusic, imbucata di Beltran, Gosens si è inserito e sul suo cross Adli ha colpito al volo, sorprendendo Provedel. Lo 0-2 è nato sulla corsia opposta. Lancio di Pongracic (senza pressione), bravo Folorunsho, Zaccagni ha mollato Dodo, Pellegrini in scivolata, cross del brasiliano, Beltran ha incornato a porta vuota. Il palo, poi, ha salvato Provedel sulla rovesciata di Gudmundsson evitando il possibile 0-3.

Dopo l’intervallo Baroni ha inserito Rovella e Pedro nel tentativo di produrre la scossa. La Lazio ha alzato il ritmo. Dentro una partita spezzettata, la Viola ha continuato a lottare su ogni pallone. Due recuperi prodigiosi di Gosens su Pedro e Rovella, Ranieri ha murato Dia, il palo ha salvato De Gea sulla spallata del senegalese. Palladino, con l’ingresso di Comuzzo, ha sposato di nuovo la difesa a tre, perdendo metri e fasce. Marusic, servito da Hysaj, l’ha riaperta in mischia. Pedro ha timbrato il palo, certificando il rilancio della Viola. Due confronti diretti, 6 punti per Palladino.

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