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E Pioli punta sulle invenzioni e l’esperienza di Mirallas

In una squadra di giovani, c’è anche il 31enne belga: che a Milano ha convinto tutti

E così Pioli ce li sta mostrando tutti. Prima Gerson e Edimilson, poi Pjaca e Hancko. Infine ecco Kevin Mirallas, un diversamente giovane infilato dentro uno spogliatoio di ragazzini (più o meno).
Come riporta Repubblica Firenze, un allenatore sa come rigenerare la testa dei suoi: non giochi con la Spal, ma ti faccio giocare a San Siro. Vuoi mettere? E così a Milano è toccato a lui, belga di origine spagnola, over trenta dalla tecnica preziosa.
Dal Belgio alla Francia, e da lì prima la Turchia e poi l’Everton in Premier. Che vuoi dirgli a uno così: Vai, gioca, divertiti e dai un’occhio ai ragazzi. E così ha fatto il trentunenne arrivato dalla Premier, a parte il mancato divertimento alla fine del tutto per colpa di un arbitro e di tanta ingenuità.
IL FRANCESE. Però accidenti: un gran tiro che colpisce il palo, qualche invenzione, molto sacrificio e un finale dal falso nueve per tenere alta la squadra. Infatti Pioli non ha dimenticato di fare i complimenti per il suo ex giovane capace di usare il fioretto e la sciabola. Un anno fa erano arrivati Gil Dias e Thereau per coprire la fascia opposta a quella di Chiesa. Il primo non ha lasciato tracce. Il secondo stessa storia, anche perchè è arrivato già stagionato e quindi facile allo stop per problemi fisici.
Comunque il primo è altrove, mentre il francese è ancora qui col suo generoso contrattone. Storie di mercato che a queso punto contano fino a un certo punto. Quello che invece conta è avere tre possibilità come alternative in attacco. Oltre a Chiesa, che se sta bene è giustamente un intoccabile.
E, come detto, Mirallas fino ad oggi è quello che ha fatto vedere le cose migliori. Anche per freddezza, perchè poi il diversamente giovane ha dei compiti ben precisi, tra cui quello di essere un esempio.
SBARBATELLI. Se hai giocato nella tua nazionale  (60 presenze) e hai frequentato con continuità le Coppe Europee, quegli sbarbatelli del tuo spogliatoio ti osservano per capire come ti muovi e come lavori. E allora tu devi dare l’esempio. E a Pioli piace molto avere nel gruppo uno che nella vita le ha viste tutte ma se la tira meno di zero e cerca di lavorare come tutti gli altri se non di più.
Per questo dopo la partita con la Spal l’allenatore della Fiorentina ha parlato della rabbia del suo esterno d’attacco. Un modo per tirare fuori il problema e poi risolverlo subito con un contropiede, cioè una maglia per San Siro. E i tifosi così hanno continuato a scoprire le carte della panchina, quella che un anno fa era praticamente inutilizzabile.
E il diversamente giovane si è fatto trovare pronto e disposto a tutto per giocarsi quella maglia da qui in poi. La sua carriera racconta la storia intrigante di un ragazzo da dribbling e sacrificio. E quando sei over trenta non hai paura di niente. Così i ragazzini guardano te per trovare il coraggio e imparare la lezione. E bravo Kevin, dice Pioli. Come dargli torto?
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