‘Il Milan vira su Neto: il Montella man costa 10 milioni’, titola La Gazzetta dello Sport. Gennaio 2015, Firenze: Montella ha un portiere titolare, Neto, che annuncia pubblicamente di non voler rinnovare il proprio contratto in scadenza. Vincenzo, d’accordo con la società, lo spinge fuori dalla squadra prima di essere costretto a richiamarlo per l’indisponibilità degli due altri in rosa, Tatarusanu e Rosati. Neto finì la stagione viola da numero uno prima di traslocare alla Juventus, con cui aveva un accordo da settimane.
La storia si ripete con molti degli stessi protagonisti: Montella è oggi l’allenatore del Milan e il suo portiere di riferimento ha svelato il proprio desiderio di continuare altrove la propria lunga carriera. C’entra ancora anche Neto: è indicato come il più probabile candidato alla sostituzione di Donnarumma e oggi il suo agente vedrà il club. Montella ha buonissima considerazione del brasiliano, con cui ha condiviso tre anni a Firenze: più che un titolare Neto era diventato una certezza della squadra e una colonna per la piazza, che non accettò proprio di buon grado il successivo «tradimento» juventino.
Oggi Neto può ripagare il vecchio allenatore e fare un favore alla società: il Milan avrebbe presto un portiere da portare in ritiro, e un portiere che il tecnico conosce dopo gli anni di convivenza fiorentina. Per 10 milioni la Juventus lascerebbe partire il suo vice, a cui nelle ultime due stagioni ha sostanzialmente affidato la difesa della porta in Coppa Italia: vinta in entrambe le occasioni. Sfruttare l’asse permetterebbe al Milan di avere un nuovo portiere già testato, affidabile e a un prezzo tutto sommato ragionevole. Neto potrebbe essere anche lo sconto juventino per arrivare a Donnarumma: chiaro che se e quando le società si siederanno a parlare i due capitoli non saranno separati.
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Redazione LaViola.it