Fuori Badelj, Benassi e Biraghi contro il Crotone. E se non è un’emergenza per Pioli, poco ci manca. Specie in una squadra che, durante il suo percorso, ha cercato di acquisire una sua fisionomia puntando spesso sui soliti interpreti. Pochi cambiamenti di partita in partita per il tecnico viola, ma domani contro i calabresi sarà una Fiorentina inedita. Fuori quel Biraghi che, dopo le critiche, è diventato giocatore d’equilibrio sulla sinistra (un po’ terzino, un po’ esterno a tutta fascia); fuori Badelj e Benassi in mezzo, ovvero il cervello e anima della squadra, e l’incursore che ha saltato una sola partita in stagione. E dentro… le ‘riserve’.
Già, spazio alle seconde linee, a chi fin qui ha raccolto una manciata di minuti. Dentro al gruppo ma poco in campo: Pioli adesso si affida a chi finora è stato in disparte. A sinistra dovrebbe toccare a Maxi Olivera contro il Crotone: non gioca dal 19 novembre a Ferrara, quando contro la Spal partì titolare per poi uscire dopo un primo tempo molto deludente. È l’uruguaiano, comunque, il ‘sostituto naturale’ (per ruolo) di Biraghi, nonostante già a gennaio ci fosse più di un’idea di lasciare Firenze. In mezzo, invece, tutto porta alla ‘promozione’ di Sebastian Cristoforo e Bryan Dabo. L’altro uruguaiano viola aveva sostituito Badelj (abbastanza discretamente) contro il Chievo, ma in totale ha messo insieme appena 118′ in stagione; Dabo invece, che in settimana ha giocato con il Burkina Faso, ha vestito la maglia viola per appena 41′ tra Atalanta e Chievo.
Pochi minuti per tutti, insomma. Con l’incognita non da poco, peraltro, di una condizione fisica e di un ‘ritmo partita’ che non potranno certo essere ai massimi livelli. Le alternative nel momento di emergenza? La prima è l’inserimento di Laurini a sinistra, con il francese che dall’infortunio con il Bologna è sempre stato riserva di Milenkovic. Oppure Bruno Gaspar, qualora Pioli scegliesse di tornare al 3-5-2, con Chiesa largo a sinistra. Ipotesi non semplicissima visto che il Crotone gioca con il 4-3-3 e il tridente offensivo, e in ogni caso il portoghese ha giocato appena 45′ (a Bologna) nelle ultime 11 gare di campionato. Molto poco anche lui.
Possibile, invece, che Pioli possa pensare al 4-2-3-1, rinunciando ad uno tra Cristoforo e Dabo per completare la mediana con Veretout: a quel punto sarebbe senz’altro confermato Saponara (che in ogni caso si candida alla terza maglia consecutiva da titolare, dopo un lungo periodo negativo) e la scelta cadrebbe su uno tra Gil Dias e Thereau come esterno (dall’altra parte Chiesa).
Opzioni diverse in ottica Crotone ma non solo. Perché la Fiorentina è attesa da domani a un mini tour de force, che porterà poi i viola a Udine martedì (ore 18.30) in una gara delicatissima per mille motivi, e a sfidare poi sabato prossimo al Franchi la Roma. Tre partite nel giro di otto giorni, il tutto al termine di una frenetica sosta per le Nazionali che ha riportato Badelj infortunato e alcuni giocatori ‘spremuti’, Chiesa su tutti. E nel periodo più delicato, con la Fiorentina tornata (un po’ inaspettatamente) in corsa per l’Europa e senza il capitano croato, Pioli si affida alle seconde linee per gestire le energie fisiche e mentali. Difficoltà e incognite di vario tipo, a sperare in un po’ di minutaggio sono anche Falcinelli ed Eysseric (che ha giocato appena 11′ nelle ultime 7 gare), oltre a quel Lo Faso in campo appena 19′ a Benevento e a volte perfino fuori dai convocati.
Di
Marco Pecorini