Dopo tanto attendere con un susseguirsi di partite pressoché inutili in campionato la squadra gigliata si appresta a giocarsi la partita più importante della stagione
E’ il giorno della verità in casa Fiorentina. Questa sera contro l’Atalanta la squadra viola si gioca la stagione visto il fallimento totale in campionato.
90 minuti in cui la Fiorentina dovrà dimostrare di essere squadra viva, orgogliosa, determinata e senza paura perché per battere un’Atalanta in grande forma servirà la partita perfetta da parte di tutti. A partire da Montella che si è trovato catapultato nel mondo Fiorentina dopo le dimissioni di Pioli e chiamato a dare un senso al suo ritorno a Firenze per passare poi da tutti i giocatori che devono rispondere sul campo a una stagione incolore.
L’Atalanta non perde da febbraio, più o meno da quando non vince la Fiorentina ma in 90 minuti, in una gara secca può succedere di tutto. E’ evidente a tutti che la squadra di Gasperini parte con un certo vantaggio dopo il 3-3 dell’andata a Firenze ma la Fiorentina ha le armi per poter far male all’Atalanta e conquistarsi una finale di Coppa Italia che saprebbe di impresa.
Già, di impresa si parla perché vincere a Bergamo per una squadra che non vince praticamente mai non può che essere un’impresa ma la Fiorentina non parte battuta e si giocherà le sue carte contro l’Atalanta. Senza paura, con determinazione, orgogliosi della maglia che indossano, così dovranno scendere in campo i giocatori gigliati ricordandosi che giocano per (e con) Firenze.
Il settore ospiti sarà esaurito con i tifosi della Fiorentina che cercheranno in ogni modo, e come sempre, di spingere la squadra di Montella anche oltre i propri limiti. A Bergamo la Fiorentina può vincere, dare una svolta alla stagione e scrivere una piccola ma significativa pagina di storia.
Sarà difficile, una partita tosta in un clima sempre complicato, sembra tutto contro i viola, ma in queste situazioni il fiorentino sa esaltarsi e la speranza è che gli undici della Fiorentina scendano in campo con lo spirito proprio del cittadino e tifoso gigliato.
Di
Francesco Zei