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E’ il ‘Batistuta-Day’: il Re Leone diventa fiorentino. Poi al Franchi per beneficenza

È il «Batistuta-day». Il giorno che vedrà il centravanti più prolifico della storia viola diventare fiorentino a tutti gli effetti. Il Re Leone, dopo aver passato il week-end tra cene e relax in città, concedendosi anche qualche ora di golf in compagnia di Giancarlo Antognoni e altri amici, oggi vivrà, Firenze, da cittadino onorario. La sua giornata sarà lunga. Alle 14, nel Salone dei Cinquecento, si riunirà il consiglio comunale, che al primo punto dell’ordine del giorno ha la delibera per il conferimento della cittadinanza onoraria a Batigol.

Il consiglio con a capo il sindaco Dario Nardella darà il via alla discussione e poi alla votazione che anche se scontata, rappresenterà ancora una volta quanto il legame con l’attaccante argentino non si sia mai interrotto. Al termine della quale Batistuta diverrà cittadino onorario di Firenze. «Sarò emozionato, non so se riuscirò a parlare» ha detto solo tre giorni fa Gabriel. Ma la sua giornata (e le emozioni) non finiranno qui, perché questa sera Bati tornerà al Franchi (ore 20.30), il suo stadio per quasi dieci anni. Quello dove ha segnato 151 reti in serie A e dove riceverà ancora una volta l’abbraccio dei suoi tifosi. Poi proverà a fare gol, giocando per beneficenza la Partita Mundial, da capitano della squadra Resto del Mondo contro l’Italia capitanata da Antognoni. Perché anche se è tanto che non indossa gli scarpini, cercare la porta è il suo mestiere. E non sarebbe male ripartire per l’Argentina, martedì pomeriggio, dopo aver segnato il suo primo gol da fiorentino.

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