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Editoriali

È già un esame di quelli tosti. Gud+Fazzini, avanti sulla strada della qualità

Fiorentina si scena a Pisa alle ore 15. Derby che in Serie A manca da 34 anni. Grande attesa sulla sponda nerazzurra, in casa viola conta solo cominciare a vincere

E’ già un esame vero. Di quelli importanti pur essendo soltanto alla quinta giornata e settembre non è neanche finito. Ma la Fiorentina di jolly se ne è già giocati tanti agli occhi della propria gente. Per questo il derby col Pisa di oggi pomeriggio assume un’importanza capitale. Fallirlo vorrebbe dire scavare ancora più in basso. A Pioli poco importa della rivalità storica tra le due città. La conosce, certo. La squadra è informata. Ma alla Fiorentina adesso interessa soltanto migliorare se stessa e cominciare a giocare il campionato. La prima missione è quella di trovare la strada da percorrere sul piano tattico. La vigilia è scivolata via confusa, tra chi ipotizza la conferma del 4-4-2 e chi propende per il ritorno al 3-5-2. Moduli che contano fino a un certo punto, l’importante è imboccare una strada e portarla avanti con convinzione.

Pareggiare la foga agonistica sarà fondamentale. Il Pisa giocherà con la bava alla bocca. E’ la partita dell’anno, attesa in Serie A da 34 anni. Logico pensare che la giocherà con una caparbietà non vista in precedenza. La squadra di Gilardino, seppur con un solo punto in classifica, ha dimostrato comunque di avere un’anima. Quello che fin qui è mancato alla Fiorentina. Piena di buoni giocatori, che però non sono ancora riusciti a trasformarsi in un gruppo unito e compatto. Almeno in campo.

Venerdì Pioli ha tolto qualsiasi tipo di alibi alla Fiorentina. Tempo del rodaggio finito dopo due mesi e mezzo di lavoro insieme. Serve un salto in avanti da parte di tutti, allenatore compreso. Già da oggi. In campo, difesa a parte, conterà l’apporto dei leader. Abituati, certo, a partite in contesti avversi. De Gea, Dodo, Gosens, Mandragora e Kean. Dovranno guidare il resto del gruppo.

Da parte l’idea, per adesso, del doppio centravanti. Pioli la sogna e continuerà a lavorarci, ma non è il momento di ripresentarla in campo dal 1′. Dietro a Kean ci sarà Gudmundsson. E probabilmente anche Fazzini. Si sta scegliendo la strada della qualità alle spalle di Moise, con la speranza che sia una soluzione efficace per far sbloccare il centravanti azzurro e per far tornare la Fiorentina alla vittoria.

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