Stasera in Slovenia i viola dovranno mostrare la loro superiorità e non commettere errori, solo così l’obiettivo europeo è raggiungibile
La stagione della Fiorentina è nel vivo e la squadra di Palladino è arrivata alla svolta decisiva sia in campionato che in Conference League, scrive Repubblica. Nessun limite ai sogni dei viola, che non vogliono scegliere o fare troppi calcoli nel momento in cui hanno ritrovato certezze, entusiasmo, risultati e un equilibrio che potrebbe rivelarsi fondamentale.
EUROPA. Il percorso europeo fa tappa a Celje, in Slovenia, di fronte a una formazione che nel proprio campionato sta faticando ma che in Conference si è forse affermata come rivelazione più intrigante e anche imprevedibile. Questa sera l’andata dei quarti col ritorno in programma tra una settimana al Franchi. Esperienza accumulata da parte anche del tecnico, che per la prima volta in carriera da allenatore si è ritrovato a gestire la settimana lunga coi tre impegni e zero soste.
TUTTO APERTO. Palladino sa che si gioca molto e arrivato agli ultimi tornanti della stagione, tutto è ancora aperto e a portata di mano. Il tecnico non toccherà l’impianto di gioco della sua squadra, confermando il 3- 5-2 che nelle ultime gare ha dato certezze e garanzie ai viola, ma certamente qualche cambio negli undici iniziali lo avrà in mente. In porta ci sarà De Gea mentre in difesa spazio a Comuzzo insieme a Pongracic e Ranieri. Il tecnico pensa a Moreno esterno laterale a destra a centrocampo per far riposare Dodo, mentre sulla sinistra possibile impiego di Folorunsho come visto negli ultimi minuti della gara al Meazza contro il Milan in modo da poter gestire al meglio anche Parisi adesso titolare in quel settore dopo la botta rimediata da Gosens al ginocchio e l’incertezza sui tempi di recupero del tedesco (non convocato, al pari di Colpani). Possibile qualche cambio anche in mezzo al campo con la conferma di Mandragora e Cataldi ma anche il ritorno in mediana di Adli. In attacco Zaniolo in coppia con Beltran.
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Redazione LaViola.it