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Duncan per il presente, Amrabat per il futuro, Agudelo incognita. Ma Pulgar delude

Da domenica anche Duncan sarà a disposizione. Intanto Pulgar continua a deludere, e il centrocampo della Fiorentina ha bisogno di cambiare marcia

ERRORI. Qualcosa è stato sbagliato. Lo si era capito subito, fin da quando a fine estate Pradè rimase col colpo in canna in mezzo al campo (De Paul e Tonali su tutti). Pulgar e Badelj dovevano essere uno l’alter ego dell’altro, con un altro tassello forte che però non è arrivato. Benassi era stato messo in soffitta da Montella perché considerato non adatto al palleggio, mentre da quando è arrivato Iachini Pulgar e Badelj sono stati considerati incompatibili. E in mezzo al campo continuano i problemi.

MEDIANA REBUS. L’attacco segna pochissimo, la difesa a volte ha sbandato, ma è soprattutto il centrocampo il reparto in cui questa Fiorentina continua ad arrancare. Tanto che a gennaio Pradè ha riprovato il colpo Tonali offrendo 50 milioni, ricevendo un altro no da Cellino, e ha preso Agudelo, Duncan, Amrabat. Tre pedine per un esborso da quasi 50 milioni di euro per ricostruire il fulcro di una squadra in evidente difficoltà.

PASSI INDIETRO PULGAR. Se nel travagliato inizio stagione si era comunque contraddistinto in positivo, Erick Pulgar continua ad evidenziare notevoli difficoltà. Tocca pochi palloni nonostante con Iachini sia praticamente uscito di scena Badelj, e spesso sbaglia. E non segna neanche più come fatto ad inizio campionato quando mise dentro tre rigori su tre già alla sesta giornata. Era fine settembre. Da allora non ha più trovato la via del gol. Anche alla voce assist il suo apporto si è interrotto bruscamente. Con Napoli e Udinese aveva permesso a Milenkovic di far gol di testa, cosa replicata poi con Pezzella contro la Spal. Ma anche sui calci da fermo l’ex Bologna non è più sembrato lo stesso che proprio Milenkovic aveva definito calciatore dal ‘piede magico’.

DUNCAN PER L’OGGI, AMRABAT PER IL DOMANI. Passi indietro li ha fatti Pulgar, così come Benassi. Tanto che c’è attesa per il debutto in maglia viola di Alfred Duncan. Inseguito per un mese dalla Fiorentina, e arrivato con un problema fisico da smaltire, già per domenica dovrebbe essere a disposizione. Duncan per provare a cambiare marcia in mezzo, per l’oggi, Amrabat per il domani. Il centrocampista dell’Hellas continua a stupire, e in ottica prossima stagione pensare ad una mediana con lui e Castrovilli fa già sognare in grande. E il terzo? Pulgar non sta dando garanzie. E da qui a fine campionato sarà sotto osservazione.

INCOGNITA AGUDELO. E poi c’è Agudelo. “Ci abbiamo visto caratteristiche di Pizarro, ma ci vorrà un po’ di tempo in più degli altri per inserirsi al meglio”. Così disse qualche giorno fa di lui Daniele Pradè. E per un reparto che fa una fatica enorme a costruire qualcosa, la sua visione di gioco potrebbe far fare un salto di qualità importante ad una Fiorentina che ha bisogno come il pane di ritrovare fosforo e piedi buoni in mezzo al campo. Giocare a palle lunghe non può essere la medicina per risalire e costruire qualcosa di importante. O almeno non sempre.

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