Editoriali

Due trasferte poi le milanesi: l’intensa volata verso l’Epifania. Gennaio: mercato e autofinanziamento

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Uno 0-0 contro il Genoa che lascia l’amaro in bocca, che sa di occasione sprecata. Soprattutto per gli stop di Sampdoria, Milan, Torino, Atalanta e Bologna, che potevano proiettare la Fiorentina al 7° posto a -2 dalla sesta piazza. Ancora lunga la corsa all’Europa, specie con otto squadre condensate in sei punti, ma poteva essere uno step importante nel percorso di crescita. E soprattutto dare un certo slancio di spirito a tutta la piazza. Un pareggio senza reti che divide tra bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto, tra la continuità del 6° risultato utile consecutivo e la sensazione di aver buttato via due punti.

Ora due trasferte per la Fiorentina di Pioli, entrambe difficili per motivi diversi. La prima venerdì sera, a Cagliari: squadra che sembra rinata con Diego Lopez in panchina, dopo aver ritrovato compattezza e alcune certezze di formazione. Nell’ultimo turno ha fatto sudare la Roma, qualche settimana fa l’Inter, e nel mezzo ha fatto punti contro Sampdoria e Bologna. Una partita insidiosa, con la Fiorentina che in trasferta non vince da due mesi (a Benevento). Poi lo scontro da dentro o fuori in Coppa Italia, all’Olimpico contro la Lazio, venerdì 26 dicembre. Un Santo Stefano per la prima volta sul campo, una novità per il calcio italiano. Dopo un mese dall’1-1 di campionato la Fiorentina torna a Roma contro la squadra di Inzaghi, per giocarsi una fetta importante di stagione.

Quindi la doppia sfida con le milanesi: Milan e Inter al Franchi, nel giro di una settimana a cavallo dell’ultimo dell’anno. I rossoneri di Gattuso, in piena crisi, si presenteranno a Firenze il 30 dicembre alle 12.30: sarà uno scontro diretto per la zona Europa, prima del giro di boa del campionato. Perché poi si rinizia il 5 gennaio al Franchi, contro i nerazzurri. È la lunga volata fino alla Befana, con quattro partite in quindici giorni. Un bel test per la Fiorentina, quattro prove di maturità per tutta la rosa, prima della sosta.

Poi ci sarà tempo, forse, di pensare anche al mercato. Perché dal Consiglio di Amministrazione della Fiorentina è stato ribadito il regime di autofinanziamento, con “l’andamento” che “è in linea con gli obiettivi di sostenibilità economica”. Sul mercato verranno “utilizzati mezzi propri, cogliendo le migliori opportunità per il consolidamento di una rosa giovane e competitiva, un intervento complementare alla massima valorizzazione del proprio vivaio”. Terzini e centrocampisti nel mirino di Corvino, ma… ci sarà un budget per il DG viola? Quanti dei 40 milioni ‘avanzati’ in estate potranno essere reinvestiti a gennaio? Difficile dare delle risposte, capire se ci sarà qualche investimento mirato o se verrà fatto qualcosa low cost con scambi, prestiti o con i proventi delle cessioni dei vari Maxi Olivera, Cristoforo o Sanchez. “Vogliamo gettare le basi per il futuro, la squadra sarà rinforzata nelle prossime sessioni di mercato”, era stato detto qualche settimana fa. La squadra è in crescita, la corsa per un posto in Europa – nonostante nessuno indichi obiettivi precisi – è possibile. Ma resta una rosa da migliorare, con limiti evidenti nella formazione titolare e soprattutto nelle ‘seconde linee’. E a gennaio qualcosa si potrebbe senz’altro correggere.

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