Una calda settimana di Ferragosto intorno a Dusan, con il giro di attaccanti pronto a scatenarsi. La Fiorentina però continua a lavorare per il rinnovo. Aspettando altri innesti in entrata
Fuori Milenkovic, dentro Nastasic. Una ‘staffetta serba’ che si sta definendo per la Fiorentina, ma i cambiamenti in difesa potrebbero non essere finiti qui. Con il ruolo di Pezzella in bilico e il Marsiglia che spinge per riportare in Francia Lirola, a meno di due settimane dall’inizio del campionato è proprio il reparto arretrato quello che lascia più dubbi per mister Italiano. Certo, prima c’è anche la Coppa Italia, venerdì al Franchi contro un Cosenza a sua volta decisamente ‘work in progress’, dopo il ripescaggio in B. Ma la partita a più alto coefficiente di difficoltà sarà poi quella di domenica 22 all’Olimpico contro la Roma.
IN COSTRUZIONE. Con una Fiorentina ancora in costruzione. Certo, anche i giallorossi non stanno vivendo certo un precampionato facile: nervosismo, risse, espulsioni e un centravanti, Dzeko, destinato stavolta davvero all’Inter quando Mourinho aveva fatto di tutto per considerarlo al centro del proprio progetto. Ma Italiano deve logicamente guardare in casa propria. La doppia uscita contro Espanyol e Aquila Montevarchi ha fatto capire che ci sono da fare ancora diversi progressi. Nell’assimilare i concetti di gioco, nell’inserire nel minor tempo possibili i Nazionali.
REBUS DIFESA. Certo, la difesa ha retto, grazie anche alle parate di Dragowski e Terracciano (le due certezze dietro), ma qualche ‘pecca’ c’è stata. Soprattutto, però, c’è un reparto ancora da costruire. Con Biraghi leader della fascia sinistra, sì, con un Venuti che comunque si alterna con Lirola dall’altra parte, anche se lo spagnolo è tutt’altro che certo di restare. Ma nel mezzo Igor sta apprendendo i movimenti giusti (si è ben disimpegnato contro l’Espanyol) e il centrale più importante testato nel precampionato, Milenkovic, è appunto in partenza (ha saltato anche le due amichevoli). Già il passaggio dalla difesa a 3 a quella a 4 non è semplice, l’incertezza a livello di mercato non rende semplici le cose a Italiano. Che intanto sta cercando di inserire Martinez Quarta e Pezzella, con il capitano a sua volta in scadenza. Resterà? Andrà sostituito con un giocatore di personalità? Dubbi e interrogativi che restano. Mentre pare fatto l’arrivo di Nastasic, difensore che però non gioca una partita dal 6 febbraio ed è reduce da un pre-campionato quasi da ‘separato in casa’ con lo Schalke. Difficile immaginare che sia subito pronto.
REGISTA. Insomma, non una situazione ideale. Mentre in mezzo al campo Italiano sta cercando di inserire Pulgar, per valutare anche il possibile rendimento del cileno nel ruolo di regista. Con l’Espanyol è stato un test importante per Bianco, giovane interessante che però non può certo assorbire tutto il peso e le responsabilità di una posizione così determinante per il gioco di Italiano. Così proprio la velocità di apprendimento di Pulgar sarà parecchio importante: una settimana, anzi meno, di lavoro prima dell’esordio in Coppa. Anche per valutare, altrimenti, un profilo sul mercato, in una zona di campo in cui già Iachini a suo tempo aveva chiesto rinforzi. In attesa di Amrabat, che comunque non è mai stato citato da Italiano per ricoprire quel ruolo.
IL GIRO DI PUNTE. Sulle mezzali e in avanti in realtà ora Italiano ha discreta scelta, quanto meno numerica. Anche se sugli esterni la Fiorentina qualcosa potrebbe ancora fare (piace ad esempio Orsolini). Ma è chiaro che ora tutte le attenzioni siano su Dusan Vlahovic. Il vero giocatore in grado di spostare gli equilibri, tecnici e finanziari, in casa Fiorentina. La presenza dell’agente a Firenze sabato sera non è passata inosservata, dalla società viola filtra ottimismo per la fumata bianca sul rinnovo. Ma è evidente che il giro di punte che è partito tra Londra (Chelsea-Tottenham) e Milano (Inter), coinvolgendo anche Madrid (Atletico) non può far stare tranquilli. Anzi. Perché se i nerazzurri vorrebbero sì sostituire Lukaku con Vlahovic, ma hanno non pochi impedimenti economici, all’estero la disponibilità finanziaria è decisamente più cospicua, tra Tottenham (in caso di cessione di Kane) e Atletico Madrid campione della Liga.
LA CALDA SETTIMANA DI FERRAGOSTO. La presenza di Ristic, agente di Vlahovic, in Italia può essere un segnale che qualcosa di importante stia per accadere. In un senso o nell’altro. La settimana di Ferragosto si preannuncia decisamente ‘calda’, non solo per i 40 gradi attesi a Firenze nei prossimi giorni. La Fiorentina, dal canto suo, continua a ribadire l’incedibilità di un giocatore decisamente importante per gli schemi di Italiano, da cui passano ambizioni e prospettive a breve-medio termine. Che succederà, però, se e quando arriverà una proposta da 60-70 milioni, magari da un club estero? Domanda che resta, per il momento, in sospeso. Con la forte volontà, da parte del club viola, di arrivare invece il prima possibile al rinnovo. Per mettere a tacere (teoricamente) l’interesse di grandi club e concentrarsi sugli altri nodi da sciogliere. Dalla difesa al regista, da Amrabat a Kouame. Venerdì il Cosenza in Coppa, il 22 la Roma. Italiano al lavoro con il mercato che condiziona la costruzione della sua Fiorentina.

Di
Marco Pecorini