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Editoriali

Due partite per riprendersi la stagione: Slovan e Samp, gare-verità prima della sosta

Chiudere il discorso qualificazione in Europa, riprendersi la scena e i posti europei in campionato. Due gare prima della nuova sosta, due snodi importanti per la stagione viola. Slovan Liberec e Sampdoria. Due impegni casalinghi, al Franchi. Tutt’altro che proibitivi, ma assolutamente da non sottovalutare. Perché questa Fiorentina non è ancora uscita dalla crisi, ma ha abbozzato una sorta di continuità. E allora vietato fermarsi, per non fare ancora passi indietro.

Le ultime gare hanno restituito una Fiorentina capace di fare la voce grossa in trasferta. Di trovare un assetto giusto, per le gare fuori casa. Un 4-2-3-1 con Ilicic tornato protagonista, con gli esterni alti liberati da troppi compiti difensivi. Un Kalinic finalmente coinvolto in attacco. Adesso servono conferme al Franchi, che nelle prime gare stagionali era stato un fortino. E che in parte lo è ancora, al netto di difficoltà realizzative e di gioco. Perché le avversarie vengono solitamente a Firenze chiudendosi in 11 dietro la linea del pallone.
Gli unici a infilare la porta viola al Franchi in stagione sono stati Ndlovu (Qarabag) e Falcinelli (Crotone). Due gol subiti in sei gare interne, quattro clean sheet. Ma non poca fatica a segnare davanti ai propri tifosi, per la Fiorentina: tre gol in cinque gare interne di campionato, fa eccezione la scorpacciata contro il Qarabag di un mese fa (5-1). Proprio quella contro la squadra azera, è stata l’ultima vittoria casalinga dei viola. Che poi hanno frenato al Franchi contro Atalanta e Crotone.
Rendimento opposto in trasferta, soprattutto nelle ultime gare. Tre vittorie nelle ultime tre esterne, con nove gol fatti e quattro subiti. E convinzioni ritrovate proprio lontano da Campo di Marte.

Il Franchi come nuovo banco di prova per la comitiva di Sousa, a ridosso della sosta. ‘Ultime fatiche’, prima di rifiatare un po’. Anche se come al solito saranno una decina i giocatori che partiranno in giro per il mondo con le rispettive Nazionali. Ma saranno due gare, contro lo Slovan e contro la Sampdoria, che potrebbero permettere alla Fiorentina di rimettere in piedi la stagione. Dopo le critiche, e le difficoltà evidenti. Forse la Fiorentina ha trovato un assetto adeguato, soprattutto un atteggiamento adeguato. Forse la strada è quella giusta. Ma il calcio mette sempre di fronte nuovi ostacoli, nuovi banchi di prova. Nuovi esami. E allora Slovan e Samp sono due gare assolutamente da non sbagliare. Due gare-verità.

Tornare a far gioire i tifosi al Franchi, che tra i fischi contro l’Atalanta e il nubifragio con prestazione incolore contro il Crotone ha visto un viola poco scintillante nelle ultime settimane. Il primo ostacolo sarà lo Slovan Liberec: confermare o cambiare la squadra che ha infilato tre risultati positivi di fila in trasferta? Questo il primo dubbio di Sousa, che ha trovato un blocco che dà sicurezza (con il 4-2-3-1), ma al contempo deve fronteggiare la necessità di far ruotare le pedine. Per dare freschezza ai ‘titolari’ in vista della Samp, e per dare spazio a chi comunque può dar qualcosa. Per di più, contro un avversario modesto come la squadra ceca. Scalpitano ad esempio Tomovic, ma anche De Maio. Così come Sanchez (partito sempre fuori nelle ultime quattro gare) e Cristoforo, ma anche Babacar e Zarate davanti. E gli esterni, Bernardeschi e Tello, sono stati super-utilizzati. Ecco che verso la gara europea Sousa dovrebbe cambiare almeno 5-6 interpreti per la sua Fiorentina. Con il rischio, però, di minare qualche equilibrio trovato.

E questo, sì, sarà un altro esame per la Fiorentina. Per capire se tutto il gruppo sta davvero uscendo da un periodo cupo. Per capire se questa squadra, dopo mesi difficili, può davvero riprendere in mano la propria stagione. Chiudere i discorsi per la qualificazione ai sedicesimi di Europa League, sì, sarebbe già una prima importante prova. Rispetto, soprattutto, ad un anno fa, quando la cattiva gestione del gironcino europeo costrinse i viola a fare gli straordinari, con i titolarissimi spremuti fino alla fine. Per la rincorsa, affannosa, ad un secondo posto che avrebbe portato la Fiorentina a sfidare il Tottenham.

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