La Nazione in edicola stamani, in un articolo di Angelo Giorgetti, analizza la situazione che ha visto protagonista Dragowski e che ha cambiato la partita
Sulla «chiara occasione da gol» l’arbitro Pairetto ha interpretato in modo punitivo per il portiere viola tre criteri su quattro. Dice infatti il regolamento che sono decisivi la distanza tra il punto in cui è stata commessa l’infrazione e la porta (1), la direzione generale dell’azione di gioco (2), la probabilità di mantenere o guadagnare il controllo del pallone (3), la posizione ed il numero dei difendenti (4).
Anche senza arbitri, né tantomento Pairetto, si converrà che Abraham era lontano assai dalla porta e la palla stava dirigendosi verso l’esterno, mentre almeno tre difensori viola erano in linea centrali e pronti a proteggere i pali; l’unico criterio a favore era dunque quello della ’possibilità di mantenere o guadagnare il controllo della palla’, che Abraham avrebbe raggiunto dopo aver saltato Drago. Rosso diretto e qui la discrezionalità è stata totale, come quella di Drago sull’uscita da kamikaze, conclude stamani La Nazione.
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Redazione LaViola.it