All’interno delle pagine de La Nazione si parla di Bartlomiej Dragowski. Una stagione cominciata sotto i riflettori di chi si porta con sé dalla Polonia le stimmate del predestinato, subito compromessa a metà luglio da un brutto infortunio al retto femorale e finita poi per diventare parente stretta tanto della panchina quanto della tribuna dell’«Artemio Franchi». Un ruolo, dunque, quasi da semplice comparsa quello di Dragowski che era finito per sfociare in uno sfogo a cuore aperto da parte del polacco ai media del suo Paese, dove l’ex Jagiellonia a fine settembre si era definito «la settima o l’ottava scelta tra i portieri», sottolineando come, nelle preferenze di Sousa, fosse addirittura alle spalle dell’autista e dei cinque fisioterapisti viola. Mariusz Kulesza ha dichiarato: «Bartlomiej resterà a Firenze, non esiste alcuna ipotesi di cessione a gennaio – ha sentenziato il suo manager – Dragowski continuerà a lavorare duro fin dalla ripresa degli allenamenti ed aspetterà la sua opportunità per giocare»

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Redazione LaViola.it