
Incerto il futuro del portiere polacco, che ha tanto mercato e potrebbe lasciare la Fiorentina, che segue Ospina e Cragno
Adesso c’è da capire quello che sarà il destino di Bart Dragowski, il polacco titolare dei pali che, pur con qualche scivolone, ha pure lui mostrato in diversi frangenti la faccia migliore di sé. Su di lui, da tempo, si concentrano le attenzioni di diversi club, al di là del contratto che lo lega alla Fiorentina fino al 2023 (è stato il primo prolungamento dell’era Commisso). Piace all’estero, in Bundesliga e in Premier, ma anche l’Atalanta avrebbe fatto qualche timido sondaggio. Quel che è certo è che Il polacco, scartato dal Ct Sousa nelle sue prime convocazioni, deve migliorare nel lavoro coi piedi. Ha chiuso l’ultima stagione con una percentuale di passaggi riusciti del 60,7%, a differenza della media di almeno l’80% che hanno maturato due giocatori alternati tra i pali da Gattuso, Meret e Ospina.
Questo… “tallone d’Achille” è un elemento su cui dover comunque lavorare. Le valutazioni ripartiranno anche da qui, consapevoli che – oltre alla necessità di un’offerta economica eventualmente soddisfacente – intanto il casting non sottovaluta nessuna pista. A cominciare proprio dall’estremo difensore colombiano, arrivato al Napoli nell’estate del 2018 e sotto contratto per un’altra stagione col club di De Laurentiis. Sarà, in questo caso, Spalletti, nuovo tecnico dei partenopei a far capire se ci sarà l’intenzione di privarsi del proprio tesserato. Tra le opzioni, resta viva quella di Alessio Cragno, di proprietà del Cagliari, fiesolano di nascita e legato ai sardi fino al 2024. Attenzione, però, perché sulle sue tracce ci sarebbe anche il Torino di Ivan Juric, che in queste ore sta cercando di capire cosa ne sarà di Sirigu. Non è escluso, infatti, che il titolare dei pali granata possa, alla fine, lasciare. Il presidente Giulini, di certo, non farà sconti: servono diversi milioni, almeno 15, e sulle tracce dell’azzurro ci sono anche i francesi del Lille, alla ricerca del sostituto di Maignan, erede di Donnarumma al Milan, scrive stamani La Nazione.

Di
Redazione LaViola.it