C’è un dossier che i Cinque Stelle toscani stanno completando per consegnarlo nelle mani del nuovo ministro per le Infrastrutture e i trasporti, il 5 stelle Danilo Toninelli, sulle infrastrutture a Firenze. Giacomo Giannarelli, il capogruppo in consiglio regionale del M5s, è l’incaricato alla redazione del librone, in collaborazione con i colleghi della Regione e del Comune. Avverte subito che lo spirito del lavoro «non è quello del distruggere per partito preso», ma del «comprendere di quali opere la città e i cittadini abbiano veramente bisogno». Come scrive La Nazione, si comincia dalla Tav, ma nel dossier ci sono anche aeroporto, tramvia e termovalorizzatore. Se il dossier dei cinquestelle toscani dovesse essere preso alla lettera dal governo Conte sarebbero dolori per lo sviluppo della città sin qui ipotizzato. In pratica si cancellerebbero anni di lavoro.
A partire dalla lunga attesa del decreto di valutazione di impatto ambientale che, firmato a dicembre scorso dai ministeri dell’Ambiente, delle Infrastrutture e trasporti, dei Beni culturali, di fatto ha permesso la mossa della prima tessera del domino che dà il via al complessivo sviluppo a Nord Ovest. Uno stop al masterplan di sviluppo dell’aeroporto di Peretola causerebbe il naufragio dei progetti, tutti legati fra loro e incatenati a doppia serratura alla pista dell’aeroporto e ai terreni di Castello che diventeranno definitivamente di proprietà di Toscana Aeroporti proprio solo se il masterplan otterà la conformità urbanistica dalla conferenza dei servizi e se il Comune porterà in fondo da variante al piano attuativo di Castello.
Il fatto è che a Castello dovrebbe andare la Mercafir per far posto allo stadio e alla cittadella viola che dovrebbero sorgere a Novoli nell’area ora occupata dai mercati generali. Se si bloccasse tutto, Unipol cederebbe ugualmente lo spazio al Comune? A Quale prezzo? E di conseguenza, se non si potesse spostare la Mercafir, che fine farebbero i progetti di stadio e cittadella?
Di
Redazione LaViola.it