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Doppio Kean, la Fiorentina si diverte. Con Pioli c’è un calcio offensivo

Dzeko protagonista a Grosseto, Moise con la Carrarese. Pioli disegna il 3-4-2-1 per favorire gli inserimenti di centrocampisti ed esterni

Ieri sera invece nel segno di Moise Kean. Se l’amichevole di giovedì a Grosseto ha avuto il marchio di Dzeko con due assist del bosniaco nei tre gol viola, su quella contro la Carrarese c’è la firma nitida del centravanti autore di una doppietta che significa parecchio anche se è calcio d’estate: e a Pioli e ai tifosi non va bene, ma benissimo per le aspettative miste a speranze di tutti, scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.

MOISE UNO. Kean ci ha messo esattamente ventisette minuti per far male a una buona Carrarese, dopo averci provato due volte e colpito la traversa nella seconda sul cross di Dodo con un pregevole colpo di testa. Al terzo tentativo il gol, andando stavolta a impattare col piatto destro un cross dalla sinistra di Gosens a conclusione di un’azione viola in velocità. Non sazio, il numero 9 (ieri) ci ha ritentato di prepotenza a distanza di quattro minuti, stringendo però troppo l’angolo di tiro e il diagonale da buona posizione è terminato fuori. Con Richardson e Fazzini alle spalle di Kean nel 3-4-2-1 scelto in questa occasione da Pioli a favorire gli inserimenti centrali di Fagioli e Ndour e quelli laterali di Dodo e di Gosens, era proprio l’ex Empoli a trovare il raddoppio però in azione viziata da fuorigioco e infine il tempo si chiudeva con l’occasione fallita da capitan Ranieri.

MOISE DUE. E allora ci ha pensato Kean a fare il bis subito in apertura di ripresa, riprendendo una corta respinta di Bleve – che un attimo prima gli aveva respinto il tiro a colpo sicuro da tre metri – sul sinistro violento da fuori di Ndour: due a zero e neanche a dirlo grandi applausi per Kean. Altri spunti dall’ora di gioco, momento scelto dal tecnico parmigiano come a Grosseto per cambiare tutta la squadra in campo. Una rete annullata a Kean per fuorigioco, così giusto per gradire, e un paio di spunti targati Fagioli-Dodo degni di nota, mentre gli uomini di Calabro si facevano pericolosi dalle parti di De Gea. Poi, la rotazione attesa e annunciata, di qua e di là, e Fiorentina ridisegnata da Pioli sempre con il 3-4-2-1 e con la coppia Beltran-Sabiri alle spalle di Dzeko, più solita curiosità di Pongracic a caccia del pallone sulla trequarti avversaria. Salvataggio sulla linea a negare il gol a Sottil, palo scheggiato ed errore di mira di Sabiri lasciavano il 2-0 e tutta la scena per Moise Kean.

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