Il doppio ex ha parlato in vista della partita di oggi al Franchi, tra la compagine di Pioli e quella di Velázquez.
Ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni, il doppio ex della sfida di questo pomeriggio al Franchi tra Fiorentina e Udinese, l’argentino Daniel Bertoni:
Come ha visto il debutto della squadra di Pioli contro il Chievo?
“Non l’ho potuta vedere perché in Argentina non hanno assegnato i diritti tv della Serie A e ho potuto vedere solo i gol. Quello che ti posso dire però è che una vittoria così larga alla prima giornata ti da una carica in più”.
Adesso arriva al Franchi l’Udinese di Velázquez…
“Il campionato è iniziato adesso, ed è difficile dare un commento. Le cose saranno più chiare verso la quinta o la sesta giornata di campionato. Entrambe hanno costruito una buona squadra e possono lottare per qualificarsi in Europa, anche se vedo meglio la Fiorentina. Contro il Chievo ha giocato bene, ma anche lì è difficile valutare, perché comunque i gialloblù avevano giocato una buona gara con la Juventus. Dare un giudizio non è facile in questo momento”.
Dopo questa partita Simeone e Pezzella raggiungeranno il ritiro della nazionale argentina per le amichevoli con Guatemala e Colombia…
“E’ importante per loro per poter dimostrare. Spero che possano giocare titolari. Sarà una bella lotta perché come centravanti ci sono anche Lautaro Martinez e Icardi, che dovranno dimostrare anche loro di meritare la nazionale. Pezzella non è alla prima convocazione ma è stato tagliato fuori dalla lista dei convocati in Russia all’ultimo momento. Vediamo perché una cosa è giocare nel club e una cosa è giocare con in nazionale”.
L’uomo del momento nella squadra friulana è un altro argentino, Rodrigo De Paul. Cosa ne pensa del suo avvio di stagione?
“Non è facile giocare nel calcio italiano ed europeo. In Spagna non era andato molto bene e nemmeno quando aveva fatto ritorno al Racing. Adesso ha cominciato segnando due reti e questa potrebbe essere la sua stagione. E’ un giocatore che ha dei numeri ma deve anche aiutare la squadra. E’ maturato perché ha capito come si gioca in Italia, ha imparato a mettersi a disposizione della squadra e non a pensare solo a lui. Individualmente si possono decidere situazioni, ma per vincere devi giocare da squadra, sennò nemmeno Maradona, Messi o Cristiano Ronaldo, potrebbero vincere qualcosa. Loro fanno la differenza ma devono avere una squadra attorno a loro”.
Un altro argentino che sta facendo molto bene in Italia è Emiliano Rigoni dell’Atalanta, che lei conosce molto bene per i trascorsi con la maglia dell’Independiente e in passato lo aveva anche consigliato ad Antognoni e Corvino…
“Lo avevo proposto alla Fiorentina la scorsa estate, prima che andasse allo Zenit. Gli dissi che c’era un giocatore importante, ma loro pensavano che ancora non fosse pronto per il calcio europeo e anche secondo me gli mancava un anno. L’esperienza in Russia non è andata benissimo, anche se in Europa League ha segnato diversi gol, ma non è una misura perché le squadre che partecipano non hanno mai giocato in Champions. E’ un buon giocatore che sa tirare sia di sinistro che di destro i calci piazzati ed è molto bravo in contropiede perché è rapidissimo”.

Di
Mattia Zupo