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Dominio viola sul Toro, Biraghi tornato migliorato da Milano

Zaza e Biraghi

Sul Corriere dello Sport – Stadio si parla dell’atteggiamento della Fiorentina contro il Torino. La squadra di Iachini era ben più rodata rispetto a quella di Giampaolo

Solo uno a zero perché in porta c’era Sirigu, sennò finiva peggio per il Toro, scrive Il Corriere dello Sport – Stadio. La Fiorentina l’ha dominato sul piano fisico, atletico e tecnico nel secondo tempo, ma già nel primo avrebbe meritato di chiudere in vantaggio. Può essere un bel segnale, per Iachini, che il gol sia arrivato dall’intesa della coppia di giovani di talento, il cross-assist di Chiesa e il guizzo sul secondo palo di Castrovilli. In quel secondo tempo, la Fiorentina è stata più che convincente, ha alzato il ritmo, spinto indietro i granata, creato gioco e occasioni. Ecco, semmai è in attacco (ma il problema è noto…) che la squadra di Iachini deve migliorare diventando più cattiva: Kouame c’era sempre, ma non sempre nel modo giusto.

IL POSSESSO. Nei primi 45′ si è visto nel Toro una maggiore predisposizione al possesso e alla circolazione della palla rispetto al passato, ma era ancora lontano dal calcio di Giampaolo e soprattutto per quel calcio avrebbe bisogno di altri interpreti. Se è Rincon a impostare, raramente l’azione parte per il verso giusto. La rivoluzione tattica del nuovo allenatore richiede tempo. I granata sono stati davvero pericolosi una sola volta con Berenguer (paratona di Dragowski) e quando nella ripresa la Fiorentina ha cominciato a pressare forte, avanzando la sua linea di gioco, la squadra di Giampaolo non è stata più capace di sottrarsi a quella pressione.

CONTINUITA’. Rispetto al Torino, i viola si conoscono, hanno bisogno di migliorare la condizione, di rendere più rapido il passo rapido, di aumentare intensità, ma i movimenti ormai sono noti e questa consapevolezza ha sostenuto la squadra nella ripresa. Tolto Bonaventura e Biraghi (per il quale era comunque un ritorno), in campo c’era la stessa Fiorentina del campionato scorso. Iachini l’aveva impostata col solito 3-5-2, con Chiesa a tutta fascia, con l’idea di far inserire Castrovilli e Bonaventura. 

OK A SINISTRA. Delle tre occasioni della Fiorentina dei primi 45′, due sono arrivate dalla fascia sinistra con i cross di Biraghi. Aveva lasciato Firenze senza rimpianti, ma la stagione nell’Inter gli ha dato una convinzione diversa e, a quanto si è visto ieri, lo ha migliorato anche tecnicamente. Sulla testa di Kouame sono finiti i palloni di Biraghi e di Caceres e sono state tre occasioni da gol, sventate da due miracoli di Sirigu (quella di fine primo tempo è stata una parata pazzesca) e una sciupata dal centravanti viola. Su quella fascia, il Toro ha barcollato dall’inizio alla fine: ci giocavano in tandem, con una bella intesa, Biraghi e Ribery.

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