Seguito da tempo dalla Fiorentina, il centrocampista argentino è stato ‘accerchiato’ dai dirigenti, ma ha rassicurato tutti. Ma il rinnovo…
Accerchiato. Da lunedì, una volta rientrato a Casteldebole, è accaduto che Nicolas Dominguez si è ritrovato attorno tutto il Bologna, deciso a fargli avvertire la sua stima infinita. Gli ha parlato Giovanni Sartori, poi anche Thiago Motta gli ha fatto sapere come rientri nei suoi piani anche per il domani, successivamente anche Claudio Fenucci e Marco Di Vaio sono andati alla carica per evidenziargli quanto a Casteldebole sia ritenuto un punto di riferimento. Il motivo di questa presa di posizione forte è per il contratto dell’argentino, che scade nel giugno del 2024: da quasi due mesi Sartori sta chiamando l’agente del centrocampista argentino e tutte le volte Pablo Sabbag gli rimanda l’appuntamento. Da qui la decisione del responsabile dell’area tecnica rossoblù di andare all’assalto dello stesso calciatore, perché è vero che a suo tempo il Bologna commise un errore grave nella costruzione del contratto di Dominguez (come d’altra parte sbagliò anche per quello di Svanberg, inutile nasconderlo), ma è altrettanto vero che al di là di ciò Sartori voleva sapere il prima possibile cosa passasse nella testa di Dominguez, in attesa di conoscere il pensiero di Sabbag. Così scrive Il Corriere dello Sport.
L’ADDIO SOLO PER UNA GRANDE. Sì, finalmente il Bologna ha appreso almeno quella che sembra l’idea di Dominguez, perché nel corso di un nuovo colloquio con il giovane centrocampista argentino ecco che il giocatore ha comunicato sia a Sartori che a Di Vaio di stare benissimo a Bologna, che a Bologna sta altrettanto bene anche la sua compagna e di conseguenza di non avere alcuna intenzione di andarsene, a meno che per lui non si faccia avanti una grande squadra italiana o straniera che lotta per vincere lo scudetto. Non solo: li ha informati anche sul fatto che il suo agente attualmente è in Qatar e che sbarcherà a Bologna alla fine del mondiale. Certo, queste parole di Dominguez hanno consentito al Bologna di ritrovare il sorriso, anche se non dobbiamo dimenticare come per mesi Svanberg abbia garantito ai capi rossoblù di voler rimanere (come anche la sua fidanzata che giocava nel Bologna femminile), poi un giorno arrivò a Casteldebole Martin Dahlin, il suo agente, e disse al Bologna che il calciatore voleva essere ceduto.
SICURI. Dominguez non può dire di voler rimanere e poi chiedere 2 milioni di ingaggio, le due cose inevitabilmente striderebbero, con il Bologna che a quel punto si troverebbe con le spalle al muro e sarebbe costretto a cedere l’argentino a luglio (come è accaduto nell’estate passata per Svanberg) per non perderlo poi a zero euro un anno più tardi. Domanda: fino a che punto i capi del Bologna credono nella volontà di Dominguez di restare e che il centrocampista non lascerebbe mai Bologna per una squadra che su per giù ha lo stesso spessore? Ci credono eccome, anche perché sanno come sia un ragazzo di grande serietà e personalità.
Di
Redazione LaViola.it