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Domenica c’è Oddo: a lungo seguito e corteggiato, ma mai (per adesso) arrivato

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Massimo Oddo, Marco Giampaolo, Eusebio Di Francesco, Stefano Pioli. Quando si aprì il casting per la successione a Paulo Sousa il nome del tecnico dell’Udinese è stato a lungo tra i papabili nell’agenda di Corvino, che poi, complice la rottura con l’Inter dell’attuale allenatore viola ed i no di Di Francesco e Giampaolo, decise di virare proprio su Pioli. Poco male. Al momento il giudizio del lavoro di Pioli da parte della società è positivo. Anche se la classifica non sorride di certo, ed alcune lacune continuano a non trovare soluzione: i gol subiti da palla inattiva, la difficoltà nel far rendere i propri attaccanti con dati sui gol fatti insufficienti, la mancata crescita di qualche elemento, ed alcuni sbandamenti mentali evidenziati in stagione da questa squadra a tutt’oggi ancora inspiegabili. Non ha, inoltre, sempre brillato per trame di gioco questa Fiorentina, ma laddove siano i limiti del lavoro del tecnico e quelli del reale valore di questa rosa ancora non è chiaro. Da Pioli, comunque, la Fiorentina si attende qualcosina di più in questo finale di stagione, nel quale insieme agli uomini mercato si dovranno gettare le basi anche per il futuro.

Oddo, a Udine, ha avuto un impatto clamoroso arrivando a 5 successi di fila in campionato e portando i suoi per un momento  ridosso dalla zona Europa dopo che si erano accesi spettri da retrocessione con Delneri. Poi qualche battuta d’arresto, come i 3 ko consecutivi con cui l’Udinese arriva alla gara contro la Fiorentina domenica. Ma con una costante: il gioco. Come a Pescara in B quando portò gli abruzzesi in Serie A giocando a detta di tutti il miglior calcio del campionato cadetto, e facendo intravedere buone cose anche nell’anno della retrocessione dei suoi quando a livello di prestazioni e gioco la squadra creava, ma qualitativamente non era una rosa all’altezza di mantenere la categoria.

Oddo piace molto alla Fiorentina, ed in caso di nuove scelte in futuro, e se ci saranno ancora le condizioni, il suo nome in una lista di papabili candidati al ruolo di allenatore viola lo inserirà di sicuro, stavolta più avanti nelle gerarchie dei papabili. Così come quello di Giampaolo, pallino da sempre di Corvino e di altri dirigenti della società gigliata. Valutazioni che tuttavia riguardano un futuro non proprio prossimo. Infatti, al 99%, Pioli sarà alla guida della Fiorentina anche l’anno prossimo, così come Oddo sarà ancora a Udine. Senza particolari ripensamenti sulle scelte passate, e senza troppi dubbi sul futuro. Almeno quello immediato. Perché in un futuro più lontano, e se Oddo non avrà già spiccato il volo visto il grande gradimento di cui gode in diverse piazze importanti, il suo nome sarà caldo in ottica Fiorentina.

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