
Variazione tattica che può essere molto utile alla Fiorentina, specialmente a gara in corso. La velocità del ghanese da sfruttare insieme alle qualità del brasiliano
L’idea nella testa di Stefano Pioli frulla da qualche giorno. Anche se Tariq Lamptey lo ha potuto allenare pochissimo da quando è arrivato l’ultimo giorno di mercato. La partenza per rispondere alla convocazione del Ghana (dove ha collezionato però due panchine) ha rallentato il suo inserimento in gruppo, ma Pioli lo ha voluto comunque mandare in campo nel finale contro il Napoli.
IDEA. Al contrario di quello che si poteva pensare, però, non al posto di Dodo. Ma insieme al brasiliano (è uscito Comuzzo nell’occasione). E quei dieci minuti, chiaramente da pesare – con il Napoli ormai mentalmente piuttosto rilassato – sono stati un’indicazione tattica interessante. Lamptey si è sovrapposto un paio di volte a Dodo, è andato sul fondo ed ha cercato il cross. Catena, con entrambi in campo, che può diventare un fattore in certe partite. Difficile sia un’idea per cominciare la partita, almeno per adesso, ma Lamptey ha le caratteristiche per ritagliarsi uno spazio significativo a prescindere dalla presenza di Dodo. Quei minuti finali di domenica sera, seppur non significativi sotto tanti punti di vista, hanno però detto che il doppio esterno si può schierare. E Pioli sta continuando a lavorarci in questi giorni di allenamenti (la prima vera settimana di lavoro per Lamptey con il gruppo).
NON SOLO VICE DODO. Vice Dodo, all’occorrenza. Ma il brasiliano è un tipo difficile da mettere in panchina. Lo ha dimostrato la scorsa stagione, quando un sostituto nella seconda parte dell’anno non ce l’ha nemmeno avuto dopo la cessione di Kayode a gennaio. Ma Lamptey potrebbe essere molto di più nei prossimi mesi. Il ghanese ha bisogno di continuità fisica (avuta di rado negli ultimi tempi). Con lui in forma, Pioli può sfruttare la corsia destra per avere un doppio esterno di qualità. In contemporanea.

Di
Alessandro Latini