Per avere maggior peso in attacco, ora che manca Kean, i due esterni viola devono tornare a spingere
La Fiorentina vuole ritornare a correre e per farlo, scrive il Corriere dello Sport, Raffaele Palladino punterà ancora una volta sulle sue due frecce. Da una parte Dodo, dall’altra Robin Gosens, le locomotive sulle corsie dei viola.
Il tedesco rientrerà dopo la squalifica scontata contro il Verona. Per Dodo invece non ci sono alternative, l’unica, Kayode, ha lasciato Firenze a gennaio. Sulle due corsie non ci sono mai stati ballottaggi: sono loro due i custodi delle fasce per Raffaele Palladino. Due tra i calciatori più impiegati di tutta la rosa: 2663 minuti in campo per l’ex Shakthar, più di chiunque altro, 1970′ per l’esterno diventato grande con l’Atalanta di Gasperini. 4500′ di corse, all’indietro e in avanti, un chilometraggio altissimo che ha portato a un’inevitabile flessione nell’ultimo periodo. La Fiorentina ha smesso di andare a mille all’ora quando Dodo e Gosens hanno dovuto scalare le marce. E dovrà ripartire proprio da loro.
In una posizione, o meglio con compiti, diversi. Il cambio pelle tanto voluto da dirigenza e tifosi, desiderosi di vedere una Fiorentina a trazione anteriore, meno difensiva, passa anche dall’interpretazione del ruolo di due colonne dell’undici titolare. E allora Dodo e Gosens, più attaccanti che difensori: la gara interna col Lecce può essere l’ideale per rivederli meno imbrigliati dei compiti difensivi. Che sia ritorno alla difesa a tre, con gli esterni che a quel punto diventerebbero a tutta fascia, o si rimanga con l’impostazione a quattro (magari con Dodo più alto in partenza, con Comuzzo basso a destra) cambia poco, è solo questione di numeri e moduli. L’atteggiamento, quello dei pendolini a disposizione di Palladino, dovrà essere più all’attacco.
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Redazione LaViola.it