Badelj è partito lasciando un vuoto tecnico, ma Veretout sta crescendo sempre di più davanti alla difesa. Con muscoli, testa e quantità.
Alla fine Badelj se n’è andato. E per tutta l’estate si è pensato a come sostituirlo nel sistema di gioco della Fiorentina, scrive La Nazione. Un vuoto che si pensava fosse non solo tecnico, ma anche carismatico per quello che era accaduto la passata stagione. Dopo la scomparsa di Astori era stato lui a indossare la fascia, riferimento in campo e fuori. Poi la voglia di fare un passo avanti nella carriera, attratto dalla Capitale, dalla possibilità di giocare le coppe (oltre a un ingaggio monstre), lo hanno portato alla Lazio.
VERETOUT MEDIANO. Senza un clone del croato si pensava che il centrocampo viola potesse andare in sofferenza. E’ arrivato Norgaard, ma Pioli ha sempre pensato di poterlo avere in casa un sostituto: Veretout. In molti hanno storto la bocca, dopo essersi sorpresi per il rendimento del francese nella stagione scorsa da mezz’ala, con 10 gol segnati. Sembrava un’eresia spostarlo di ruolo, metterlo davanti alla difesa. Ma Pioli aveva bene in mente quale fosse la collocazione del francese e, soprattutto, quali fossero le sue capacità di leggere il gioco di compagni e avversari.
SCOMMESSA VINCENTE. Veretout corre, cammina, accelera, rallenta, insegue e si propone con una facilità disarmante. Magari non ha ancora la rabbia agonistica di Nainggolan, ma imposta e lotta con la stessa impronta sulla squadra del ‘ninja’. E anche contro l’Atalanta è stato il migliore in campo. Dubbi e perplessità estive spazzate via a suon di prestazioni convincenti: domenica sfida la Lazio di Badelj.
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Redazione LaViola.it