“Sui diritti tv penso che tra la riunione informale dell’8 novembre e l’assemblea di Lega del 15 riusciremo a trovare una quadra. Sono moderatamente ottimista perche’ riconosco che il tema sia particolarmente delicato ma vedo un atteggiamento costruttivo da parte di tutti”. Lo ha detto all’Adnkronos il vice presidente dell’Udinese, Stefano Campoccia, all’indomani della riunione informale nella sede della Lega calcio a Milano. “Nell’incontro di ieri le posizioni delle 7 sorelle (Roma, Juventus, Inter, Fiorentina, Verona, Sampdoria e Sassuolo ndr.) si sono molto ammorbidite. Non c’e’ piu’ un muro contro muro, mi sembra che la loro posizione pregiudiziale nei confronti dell’advisor Infront sia caduta. Siamo in attesa che facciano una controproposta, speriamo il prima possibile comunque entro venerdi’, ma ora siamo di fronte a una normale negoziazione”.
Il numero 2 della societa’ friulana ha spiegato quali sono i punti sui quali i sette club hanno criticato la proposta di Infront: “Sono essenzialmente tre: il primo e’ quello del minimo garantito, che l’advisor ha assicurato a 900 milioni annui come nel precedente triennio fino al 2018, per salire a 930 nel periodo dal 2018 al 2021. Il secondo e’ il tema della durata del mandato che Infront ha fissato in 2 trienni dal 2015 al 2018 e dal 2018 al 2021; e per ultimo l’eventuale rimodulazione del contratto con la vendita dei diritti all’estero, dai quali si ricavano solo 120 milioni, mentre ad esempio la Premier League ne ottiene ben 900”.
Campoccia ha anche sottolineato come ci sia l’intenzione di fare presto: “Ci siamo resi conto di non poter perdere altro tempo e di dover decidere, perche’ gli altri campionati maggiori hanno gia’ venduto i diritti fino al 2018. Anche a noi dell’Udinese la proposta Infront non ci convince al 100% e pensiamo si possa migliorare, in particolare vorremo vendere meglio i diritti all’estero ma per far questo ci rendiamo conto di dover crescere insieme all’advisor, vogliamo dare il nostro contributo per rendere la serie A piu’ appetibile a livello internazionale, soprattutto nei mercati emergenti come la Cina, il progetto Supercoppa ad esempio va valorizzato meglio”.
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Redazione LaViola.it