
La band, insieme al grande tifoso viola Federico Russo, ha deciso di dedicare la sua ultima canzone all’ex bomber viola
Venerdì è uscito “Dio perdona Riganò“, il nuovo singolo dei Materazi Future Club in featuring con Federico Russo. Una canzone dedicata al bomber Christian Riganò, che ripercorre le tappe della carriera dell’ex attaccante di Lipari, Messina, Taranto, Fiorentina, Empoli, Levante, Siena, Ternana e Cremonese.
Dopo il loro debutto in Serie A con il disco “Formazione Titolare”, i Materazi Future Club tornano in campo con “Rigagol”. Muratore, poi calciatore, poi allenatore e poi di nuovo muratore. Christian Riganò è stato un bomber completo, ha riportato in Serie A la Fiorentina a suon di gol e ora è ritornato a lavorare con mattoni e calcestruzzo. L’utilizzo di parole legate al mestiere di muratore prima e quelle del mondo calcistico dopo, fanno da connessione tra i due universi di Riganò che si incontrano nei cori iconici a lui dedicati dai suoi tifosi. Grazie alla voce e alle parole di Federico Russo (presentatore, speaker radiofonico e grande tifoso viola), i Materazi Future Club hanno scelto di raccontare un personaggio sincero e affascinante, un calciatore d’altri tempi.
IL RACCONTO. “Il primo incontro con Federico Russo è stato al Miami del 2023, quando ci ha sentiti suonare alle 2.30 di notte – raccontano i Materazi Future Club -. Da lì le prime interazioni social, quelle cose tipo ‘❤️’, un like piazzato, un follow, una reaction con la fiamma ecc ecc. A quel punto, dopo aver parlato di noi durante il suo programma su Radio Deejay gli abbiamo scritto proponendogli di fare un pezzo insieme e lui ha dimostrato un entusiasmo incredibile. Siamo partiti con una birra e abbiamo scelto di parlare della Fiorentina, fino ad arrivare alla conclusione che uno dei suoi ricordi più belli della viola di inizio 2000 era stato Riganò. Dopo il fallimento della società il bomber siciliano li ha riportati in Serie A. Il fascino del calciatore e dell’uomo era grande, soprattutto per via delle sue due vesti: quella di bomber e quella di muratore. E allora, gasatissimi, siamo andati in studio senza niente tra le mani se non un’idea e una base musicale: mossi dall’entusiasmo abbiamo iniziato a registrare parole e cori e poi tutto è venuto di conseguenza. Fede con la voce ci lavora e si vede: è sembrato quasi semplice per lui“.

Di
Redazione LaViola.it