Rassegna Stampa
Difesa, i numeri allarmano la Juve: 9 gol presi in 6 gare. Allegri cerca solidità
All’Allianz Stadium, in questa stagione, la Juventus non ha subito reti: due partite, due vittorie per 3-0. La solidità difensiva resta tuttavia un problema che Massimiliano Allegri non può ignorare, perciò contro la Fiorentina che ha segnato 7 gol negli ultimi 180’, contro Giovanni Simeone che lo scorso anno gli rifilò una doppietta con il Genoa, il tecnico chiede massima concentrazione. Al di là dell’oasi casalinga, i numeri inchiodano la Juve: in 6 partite ufficiali, ha incassato 9 reti, compensati da un attacco scatenato ma insoliti per una linea difensiva che per sei campionati di fila è risultata la meno battuta. Pensate che non succedeva dal 1990-‘91, l’anno di Gigi Maifredi, e che allora sul bilancio incise il clamoroso 5-1 subito in Supercoppa contro il Napoli.
L’anno scorso, nelle prime sei partite ufficiali, i gol al passivo erano stati 5, quasi metà, e comunque la minore copertura è testimoniata dai tiri concessi in campionato: in quattro giornate sono stati 34, 10 in più rispetto all’anno scorso quando oltretutto, di questi tempi, erano state affrontate Lazio, Inter e Fiorentina. Non è un problema di reparto, ma di equilibri complessivi: il 4-2-3-1, per scongiurare sbilanciamenti, presuppone il sacrificio dei calciatori più offensivi, e in questo avvio di campionato, a causa della condizione approssimativa di alcuni uomini, non tutti i meccanismi sono scattati alla perfezione. Ma oltre alle sincronie, più delle sincronie, sotto accusa c’è la concentrazione: troppi black out, troppe distrazioni, anche a Reggio Emilia contro il Sassuolo, al di à dello scivolone di Lichtsteiner, comunque fuori posizione, il gol è nato da un’incertezza collettiva.