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Dietrofront Callejon. Da ‘problema tattico’ agli stravolgimenti di Prandelli pur di sfruttarne le doti

Callejon ribalta il suo cammino alla Fiorentina. Prandelli cambia idea:  dietrofront sullo spagnolo. Da problema a risorsa

Dal “dispiace lasciare in panchina Callejon, anche sul piano umano. Purtroppo a livello tattico, in questo momento non ha collocazione” alper tirar fuori le caratteristiche di Callejon abbiamo dovuto stravolgere tutto il supporto della squadra. Però, si è visto che qualità che ha. E quindi dobbiamo proseguire così”. Il tutto in meno di 15 giorni. Da quando è tornato alla Fiorentina Cesare Prandelli non si è mai nascosto. Su niente. Ha detto che Vlahovic doveva migliorare sui movimenti, che Kouame deve migliorare sul primo controllo, che Lirola aveva difficoltà ad esprimere le sue doti e di Callejon quanto detto sopra.

DIETROFRONT. Nel 3-5-1-1, con Ribery a supporto di Vlahovic, utilizzato a fine 2020, Callejon non poteva trovare spazio. E perché sugli esterni Prandelli ha sempre preferito schierare difensori aggiunti, quando Caceres quando Venuti, e perché davanti Ribery è sempre stato più o meno intoccabile. Quando il francese è dovuto uscire, come con la Lazio, il tecnico viola ha preferito affidarsi ad un giocatore più di raccordo come Eysseric piuttosto che ad un’ala offensiva come lo spagnolo. Ma paradossalmente, proprio nel momento in cui sono venuti meno Castrovilli e Ribery, Callejon ha stravolto il mondo viola. Dalle parole di chiusura, nette, da parte di Prandelli pochi giorni fa, all’elogio del campione alla vigilia di Fiorentina-Inter.

STRAVOLGIMENTI. Le doti e le qualità di Callejon non sono mai state in dubbio, anche per lo stesso Prandelli. Il problema era come far sì che la Fiorentina potesse sfruttarle garantendosi comunque un equilibrio importante in mediana e dietro. Soprattutto in un momento delicato come quello che stava (e sta ancora) attraversando la squadra viola. Ma la prova con i sardi ha spostato i pesi sulla bilancia: si può anche correre qualche rischio in più, in maniera calcolata ovviamente, pur di provare a sfruttare le doti dell’ex Napoli.

CON RIBERY E VLAHOVIC. Col Cagliari Prandelli è passato al 3-4-2-1. Una specie di 5-2-2-1, in realtà, con un esterno che spingeva ed uno più abbottonato e con Callejon a supporto di Vlahovic assieme a Bonaventura con l’ex Milan chiamato a fare più raccordo tra la mediana e l’attacco rispetto a Callejon. Ma non c’erano, appunto, né Castrovilli né Ribery. Col rientro del francese sarà possibile vedere lo stesso assetto con FR7 al posto di Bonaventura e Callejon a supporto di Vlahovic? Quando rientrerà Ribery…si vedrà”. Ha aggirato così la domanda Prandelli, che però ha fatto trasparire un messaggio chiaro: il campo ha detto che Callejon può portare molti più benefici che rischi. A patto che il resto della squadra garantisca equilibrio. Che rispetto a quello che si credeva (e traspariva dalle parole dello stesso Prandelli) qualche giorno fa è già qualcosa.

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