Connect with us

Editoriali

Dieci gol nelle ultime 5: i numeri degli attaccanti iniziano a tornare. Ora la Conference (spazio anche ai giovani?), poi una settimana che può (re)indirizzare la stagione

Ikone

Scacciata la paura, rotto il tabù trasferta: per la Fiorentina ultima ‘fatica’ di Coppa, poi il tris finale di 2022 in campionato. Cambiamenti in corso per Italiano

Quattro gol di Jovic, due di Cabral (più un assist), due di Gonzalez, uno di Kouame (più cinque tra assist e giocate decisive), uno di Ikonè. Fanno 10 gol da parte degli attaccante nelle ultime 5 partite giocate dalla Fiorentina (3 di campionato e 2 di Conference). Insomma, dopo tante delusioni, i numeri degli attaccanti iniziano a tornare. Ancora non nel complesso di una stagione che resta sotto le aspettative, ma quanto meno nel trend recente sì. Semmai è la difesa che in più occasioni ha ‘ballato’, divertendosi in realtà poco. Come domenica con le incursioni di Agudelo, Gyasi, Nzola e compagni, oppure giovedì scorso con la prateria lasciata per Aleksic, o ancora contro l’Inter o contro la Lazio. Ma la lista, in questo caso, sarebbe parecchio lunga, da inizio stagione.

IL RITORNO DEI GOL. Invece, appunto, davanti i gol degli attaccanti stanno arrivando. La zampata da tre punti a La Spezia di Cabral, la doppietta di Jovic con il Basaksehir, i gol del serbo, di Ikonè e di Cabral contro l’Inter, la rete di Kouame a Lecce, la doppietta di Gonzalez e il gol di Jovic con gli Hearts. Dopo tanta attesa, insomma, qualcosa davanti si muove. Grazie alla condizione fisica dei singoli che via via è migliorata, sì, ma anche alle modifiche tattiche di Italiano. “Oggi Bonaventura ha agito da trequartista perché spesso ho visto l’attacco in balia della difesa avversaria”, ha detto il tecnico da La Spezia. E in effetti, spesso, la Fiorentina aveva prodotto gioco senza servire tante palle giocabili ai suoi attaccanti. Ma nell’ultimo periodo qualcosa sta cambiando. A partire dal modo di giocare. Meno orizzontale, più verticale. Ma anche con più inserimenti, non solo della mezzala che diventa trequartista, ma anche degli esterni che si accentrano, andando a dialogare con più facilità con la prima punta.

“MANCANO ALLENAMENTI”. A Lecce, così come era avvenuto in altre occasioni, la Fiorentina ha giocato anche con due punte nel finale, per una sorta di 4-2-4. “Il doppio centravanti? La squadra è pronta, ma non prontissima perché mancano allenamenti per tutto quello che si vorrebbe proporre in campo. Quella disponibilità dei ragazzi di modificare un assetto che in passato ci ha dato grandi soddisfazioni è una grande fortuna per l’allenatore. In pochi allenamenti stiamo mettendo dentro nuove soluzioni”, le parole di Italiano. Insomma, lavori in corso ma per la metamorfosi completa bisognerà probabilmente aspettare il post-Mondiale. Nel frattempo sì, la lunga sosta potrà permettere alla squadra di lavorare nei dettagli a qualche modifica tattica da riproporre nel medio periodo.

SPAZIO A QUALCHE GIOVANE? Nel mezzo però ci sono ancora quattro partite. Intanto la Conference, con la trasferta in Lettonia contro il Riga che chiuderà il girone. C’è ancora la speranza di arrivare al primo posto, per evitare così un turno di Spareggi contro le terze di Europa League. Ma con il passaggio del girone (almeno da secondi) già in tasca, e aspettando un mezzo miracolo degli Hearts a Istanbul con il Basaksehir, può essere l’occasione buona per vedere anche qualche giovane. Su tutti Bianco, anche di recente elogiato da Italiano. Se non giovedì, quando? E’ entrato bene nelle due occasioni in cui è stato chiamato in causa, una chance se la meriterebbe. Così come magari altri ragazzi del gruppo di Aquilani, da Krastev a Favasuli. Vedremo: anni fa il girone di Europa League, con Montella ad esempio, serviva proprio a mettere in mostra qualche ragazzo di buone speranze.

DA SFRUTTARE. E poi il campionato. Perché la vittoria con lo Spezia ha dato morale e allontanato un po’ di cattivi pensieri, ma all’orizzonte ci sono le ultime tre partite del 2022 di Serie A che possono indirizzare la stagione. Tre partite nel giro di una settimana praticamente, da domenica 6 a domenica 13 novembre. Prima la Samp, ancora in trasferta, poi la Salernitana al Franchi e il Milan a San Siro. Con 6-7 punti la Fiorentina potrebbe arrivare alla lunga sosta con più autostima e potrebbe limitare (in parte) i danni, mentre se ci fossero un paio di passi falsi sarebbe poi dura uscire dalle sabbie mobili della mediocrità. Un passo alla volta, ovviamente. Ma non sfruttare questo rush finale di 2022, dopo un pizzico di certezze ritrovate (almeno in avanti), sarebbe davvero un peccato.

30 Comments
Iscriviti
Notifica di
guest

30 Commenti
ultimi
più vecchi più votati
Vedi tutti i commenti

Altre notizie Editoriali

30
0
Lascia un commento!x