Un ritiro per sognare, tra i grandi della prima squadra. Un ritiro durante il quale Stefano Pioli si augura di avere a disposizione una rosa per la maggior parte definitiva.
Tra acquisti di primo piano, rinforzi mirati e giocatori da piazzare in esubero. Non solo i big, però. Perché Moena è crocevia, da sempre, anche per i giovani. I talenti in cerca di vetrina ma anche i ragazzi del vivaio che dopo l’esperienza in Primavera proveranno a mettersi in mostra.
Tra questi spicca il talento di Abdou Diakhate, centrocampista senegalese classe 1998 che nel 2015 fece il suo esordio, appena sedicenne, nel ritiro tra le Dolomiti insieme a Paulo Sousa. “Il nuovo Pogba”, si ripeteva spesso in quei giorni. Leggende, confermate, narrano che un osservatore notò il ragazzino in piazza mentre giocava con gli amici.
Gli fece fare un’amichevole con gli Allievi nazionali e Diakhate, per tutta risposta, segnò cinque gol in un solo tempo di gioco.
FUTURO DA DECIDERE. Peccato però che i riflettori si spensero poche settimane dopo quel ritiro di tre anni fa, complici anche alcuni atteggiamenti non all’altezza della prima squadra. Classe da vendere, ma una maturità ancora da raggiungere.
Quella del prossimo luglio, però, potrebbe essere l’ultima grande occasione per un giocatore che nel frattempo è passato sotto la procura del potentissimo Mino Raiola, ha giocato come fuori quota nella Primavera, è diventato capitano dei viola e la sua assenza nella finale scudetto, contro l’Inter, ha pesato moltissimo sul destino della squadra di Emiliano Bigica.
Chi conosce Diakhate è pronto a giurare che in questi anni sia effettivamente maturato. Dal punto di vista tattico, ma soprattutto a livello di testa e di comportamenti. La fascia da capitano lo ha responsabilizzato e le sue lacrime al Mapei Stadium al momento dell’uscita per strappo muscolare, coi compagni che lo abbracciano e provano a consolarlo, dimostrano quanto sia diventato sempre più il riferimento della formazione viola.
DECIDERA’ PIOLI. Il salto in prima squadra è notevole e il suo contratto scade a giugno 2019. Un dettaglio non da poco. Perché infortunio permettendo, starà a Pioli valutare il calciatore nelle due settimane di Moena. I riflettori, ancora una volta, saranno puntati sul senegalese che in stagione ha messo a segno 11 reti. Alcune pesanti. Determinanti. Un ultimo appello, insomma, per quel ragazzino chiamato adesso a diventare un giocatore vero.
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Redazione LaViola.it