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Rassegna Stampa

Di lotta e di governo: la Fiorentina ipoteca i quarti di Conference

A Budapest arriva la vittoria voluta, ma che fatica. Per arrivare ad Atene servirà più attenzione, ma per il momento va bene così

Missione (quasi) compiuta, scrive il Corriere Fiorentino. A fatica, dopo aver rischiato di perdere ed essere stata costretta a una folle rimonta, ma la Fiorentina torna da Budapest con quello che voleva: una vittoria che, pensando al ritorno, la porta con un piede nei quarti.

Di sicuro però, i viola, faranno bene a stamparsi in testa che al Franchi, tra una settimana, servirà una prestazione seria. E quanto successo ieri sta lì a dimostrarlo. In un clima a dir poco teso (imponente lo schieramento di forze dell’ordine) e su un terreno devastato dalla pioggia, l’obiettivo era evidente: vincere, e ipotecare il passaggio ai quarti. L’avvio, da questo punto di vista, è stato un punto esclamativo. Due minuti infatti, e la Fiorentina era già in vantaggio.

Ma i viola, si sa, amano farsi male da soli. E così, puntuale, è arrivato il solito blackout difensivo che nemmeno dieci minuti dopo il vantaggio ha regalato al Maccabi l’1-1. Il gol del 2-1 quindi, arrivato poco dopo un altro grande pericolo, è parso la conseguenza di quello che si stava vedendo. Come se l’immediato 1-0 avesse spento la Fiorentina. Illusa, forse, sicuramente superficiale. Basta pensare che il colpo di testa (vincente) di Nzola è rimasto il primo e unico tiro in porta di un primo tempo francamente brutto. Parecchio brutto. Il secondo, è arrivato in avvio di ripresa ed è valso il 2-2 di Beltran.

Non servivano altre prove per capire quanto la difesa non sia all’altezza di una squadra che si vuol dire ambiziosa. Perché è vero, il 3-2 di Khalaili merita applausi, ma Ranieri si è fatto saltare con troppa semplicità così come Milenkovic (disastroso ieri) ha fatto mancare la copertura. Difende spesso male, la Fiorentina, ma come dimostrano l’azione del 3-3 di Mandragora e il 3-4 di Barak (sempre prezioso, in Europa), sa attaccare benissimo. Certo, per arrivare ad Atene servirà molta più attenzione, ma per il momento va bene così.

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