Intervistato da La Nazione, Angelo Di Livio, capitano della Fiorentina dopo la rinascita con la Florentia Viola, ha ricordato l’ex mister Emiliano Mondonico. «Ci lascia una persona gentile, educata, simpatica e intelligente. Un uomo d’altri tempi, in campo, ma anche al di fuori del rettangolo verde. Un allenatore con modi di fare mai sopra le righe, certamente non ‘costruito’, ma legato alla concretezza di un calcio che probabilmente non esiste più».
La promozione in Serie A? «L’artefice di tutto fu proprio Mondonico. Arrivò in corsa, ma fu la scelta migliore. Vincere non è mai semplice e la sua esperienza dette sicurezza a tutto il gruppo che non riusciva a esprimere tutta la sua forza. Fu una vera impresa, ma lui riuscì a toccare le corde giuste di ognuno di noi».
Cosa ricorda di quella stagione? «Stavamo attraversando un periodo un po’ difficile e con un po’ di tensione, come può accadere. Un pomeriggio, tra la sorpresa generale, Mondonico si presenta con un borsone e tira fuori una serie di salami che produceva lui. Buonissimi. In un attimo lo spogliatoio si è sciolto, ritrovando il clima giusto. Questo era Mondo».
Di
Redazione LaViola.it