Rassegna Stampa
Di Livio: “Fiorentina deve salvarsi, poi da Commisso serve un cambio di passo”
L’ex giocatore viola ha parlato della Superlega e del calcio più in generale anche paragonandolo ai suoi tempi
Non c’è pace nel mondo del calcio. Tra i contrari alla Superlega c’era e c’è anche Angelo Di Livio, ex giocatore di Juventus e Fiorentina: «Sono contento che questa idea si stata bloccata sul nascere. Non sono d’accordo con il progetto Super Lega. Il calcio è di tutti. E reputo che la Champions League sia la competizione più bella che ci sia per un calciatore. Una competizione che tutti devono e possono sognare di giocare. Quindi, ripeto, rimango contrario al 100%».
Lei, quando la Fiorentina fallì, decise di scendere in C2 con la squadra e di giocare per la maglia viola per riportare la squadra nel calcio che conta. Cosa che oggi è impensabile…
«Purtroppo il pallone è cambiato tantissimo. A me piace il calcio romantico. Quello in cui un giocatore si affeziona e si lega alla maglia. E lotta e combatte per un’ideale. Per il gruppo. Per la squadra. Oggi, invece, non è più così. Oggi ci sono molti più interessi economici da parte degli stessi giocatori e questo non è bello. Non ci sono più quei giocatori che lasciano perdere le grandi squadre. Che rinunciano alle big per rimanere con grande amore e orgoglio una squadra come, per esempio, la Fiorentina. Che peccato».
Da doppio ex che partita si aspetta domenica al Franchi, anche in virtù dei risultati del turno infrasettimanale?
«La Fiorentina ha ottenuto una vittoria importantissima a Verona, con acquistando tre punti pesanti. Per questo credo che domenica, la squadra che ha veramente qualcosa da perdere, sarà la Juventus. È una partita delicata per i bianconeri, perché non possono più commettere passi falsi, altrimenti rischiano di perdere anche il quarto posto. Quindi mi aspetto una partita equilibrata, giocata con grande attenzione da parte di entrambe. Mi dispiace solo che non ci sarà il pubblico, perché sarebbe e stato un valore aggiunto per la squadra viola».
Cosa si aspetta che possa cambiare in questa Fiorentina? Come può migliorare secondo lei?
«Quello che deve fare la Fiorentina, ora, è salvarsi il prima possibile, poi dimenticare questa stagione che non è stata positiva. E poi mi aspetto un segnale forte da parte del presidente Commisso e della società per il futuro. Perché la Fiorentina non è una squadra che può arrivare dietro a Sassuolo e Verona, c’è bisogno di un cambio di passo e in tempi stretti».
A proposito del futuro: per ripartire, si aspetta una rivoluzione concreta per quanto riguarda il gruppo? E Gattuso può essere l’allenatore giusto per Firenze?
«Per il futuro, sarà importante sistemate la difesa e poi, io punterei molto su Castrovilli: potrebbe essere l’anno della sua consacrazione è un talento che va valorizzato. E per quanto riguarda l’allenatore, Gattuso mi piace molto. Per me farebbe e benissimo a Firenze».