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Di Francesco: “Volevo Berna a Sassuolo. Non sono deluso dai nostri risultati”

Si tiene oggi la XXII^a edizione del “Trofeo Maestrelli” a Montecatini. Tra i presenti anche l’allenatore del Sassuolo, prossimo avversario della Fiorentina, Eusebio Di Francesco. Il tecnico riceverà il premio come Miglior allenatore. Queste le sue parole prima dell’inizio della cerimonia: “Una buona prestazione ieri, tranne nel finale. Alla fine l’Empoli ha sempre fornito grandi prestazioni. Per noi era importante tornare al successo e ci siamo riusciti. Riteniamo questi tre punti fondamentali. Europa League? Fa parte della mia mentalità affrontare questa partita al meglio. Poi penseremo alla partita di Firenze.

Non sono qui per parlare del mio futuro, ho tre anni di contratto. Bernardeschi? È un ottimo giocatore, lo volevo a Sassuolo ma non è stato possibile. Berardi? Torna a inizio anno, sarà il nostro nuovo acquisto. Come se avessimo fatto un prestito ad un’altra squadra da agosto ad oggi. Abbiamo tanti infortunati importanti, una squadra come noi non se lo può permettere. Domenico non si è mai allenato con noi, sta finendo la fase di recupero. Lo avrò a disposizione dai primi allenamenti di gennaio.

Fiorentina deludente come il Sassuolo? Non sono deluso del Sassuolo, non so la gente cosa si aspettava. Abbiamo una rosa di giovani che possono crescere. Siamo sempre in tempo a recuperare, abbiamo fatto un ottimo cammino in Europa League. Ci sono altre grandi squadre che hanno fatto peggio di noi. La Fiorentina ha una partita in meno, un bilancio si può fare a gennaio. L’obiettivo del Sassuolo non è quello di confermare l’Europa, abbiamo 17 punti e siamo in ritardo. Miracoli ne abbiamo già fatti. Sono esperienze che ci faranno crescere.

Io miglior allenatore italiano? Questi premi gratificano, significa che abbiamo fatto qualcosa di importante. La Serie A? Tutti gli anni sento dire che la qualità è poca, io vedo cose interessanti. Ci sono tanti giovani interessanti come Lapadula. Il livello è quello di sempre, normale che tanti campioni sono andati via ma è questione di soldi. Berardi? Per me era pronto per una big da due anni. La forza di una società è osare e credere nei giovani, lo ritengo un giocatore di livello internazionale”.

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