Di Chiara: “Credo nella possibilità di fare l’impresa a Basilea, ma la partita va gestita”

L’ex terzino viola: “La Fiorentina deve trovare equilibrio nel suo atteggiamento aggressivo, perché il Basilea è molto bravo in contropiede”

L’ex viola Alberto Di Chiara è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno. Queste le sue dichiarazioni in merito alla semifinale di ritorno col Basilea: “Quando c’è da affrontare una partita così importante ognuno si carica in modo diverso. Per questo bisogna stemperare un attimo la cosa, pur mantenendo sempre la concentrazione. Io per esempio ascoltavo molta musica prima delle partite importanti per caricarmi. Bisogna avere l’atteggiamento giusto, sono tutte frasi fatte ma sono quelle che contano. Partire troppo a spron battuto ti espone al rischio di prendere gol. E’ una partita in cui un gol la Fiorentina può fare in ogni momento. Credo molto nella possibilità che la squadra viola possa fare l’impresa. La Fiorentina gioca con una linea molto alta e grande pressing, ma bisogna cercare di trovare un certo equilibrio nel pressing ultra aggressivo, perché è una partita che va gestita. Occorre fare la partita dando anche un occhio dietro, perché loro sono molto bravi coi giocatori offensivi nelle ripartenze”.

DODO. “I terzini diventano centrocampisti e attaccanti aggiunti in certi momenti della partita. Una volta che ha ritrovato la condizione, Dodo ha dimostrato di essere un giocatore di livello internazionale. Ha questa grande capacità fisica che lo porta a fare degli strappi incredibili. Assomiglia a Benarrivo, con cui ho giocato a Parma. E’ anche difficile da saltare, perché è veloce e reattivo”.

GONZALEZ. “Speriamo che si dia una svegliata. E’ un giocatore che dev’essere determinante, perché ha le qualità per farlo ma deve farle vedere al momento opportuno”.

DIFENSORI CENTRALI. “Ranieri all’inizio non era nemmeno considerato, poi Italiano si è conto che può essere molto utile. Quarta è il difensore che sa impostare meglio, con lui in campo si può avere quel tempismo che nel calcio è fondamentale. Italiano dev’essere bravo a capire chi ha la testa giusta”.