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Di Carlo non ci sta: “Rigore da ripetere, Lafont si muove prima. Pezzella anche da rosso. Il Var…”

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L’allenatore del Chievo torna a parlare degli episodi arbitrali di ieri: “Il Var deve aiutare, non essere protagonista. E se si guardano le piccole cose, finisce il calcio”.

A Radio anch’io Sport su Radio 1 il tecnico del Chievo, Domenico Di Carlo, è tornato sugli episodi arbitrali di ieri con la Fiorentina: “Sono favorevole al Var, deve portare benefici e aiutare l’arbitro, ma spesso chi è designato al Var non lo sta facendo. E questo deve essere migliorato: ieri sono stati episodi importantissimi ai fini del risultato. Dai Mondiali di questa estate è cambiato l’utilizzo del Var, si usa di più dell’anno scorso e anche per cose piccole”.

EPISODI. “Capisco che si possa annullare un gol per un tacchetto di Pellissier che tocca la linea, è la regola e la accetto. E’ fiscale, ma è da annullare. Ma allora si va a vedere anche il movimento di Lafont sul rigore. Dieci centimetri avanti che non può andare, poi lo para. Se sono minuzioso a vedere il tacchetto, vado a vedere anche l’altro. Ma se si fa così, non si gioca più a calcio. Non è più calcio”.

PEZZELLA-PELLISSIER.Sul rigore di Pellissier il Var non può non chiamare l’arbitro. Poi l’arbitro va a vedere e valuta, Pezzella fa un fallo… anche al limite dell’espulsione, perché è una chiara e netta occasione da gol. Il Var deve aiutare, non essere protagonista, altrimenti si mettono tre arbitri che decidono, come capita nel rugby… Si ferma il gioco, gli arbitri decidono e poi si va avanti. Ieri i miei ragazzi sono stati fantastici, hanno aiutato l’arbitro nonostante tutto”.

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