Di Carlo a Vi.it: “Viola, quante frecce per Montella! Ma occhio al Chievo”

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Ha allenato il Chievo dal 2008 al 2010 e dal 2011 ad inizio 2012/2013. Domenico ‘Mimmo’ Di Carlo conosce bene l’ambiente veronese, e a LaViola.it parla della sfida di domani al Bentegodi tra i gialloblu e la Fiorentina di Montella, gara che introduce un trittico micidiale di campionato per i viola.

 

Mister Di Carlo, domani per la Fiorentina inizia una settimana impegnativa di campionato con la sfida al Chievo che porterà poi agli scontri diretti con Napoli e Milan. Ci può essere qualche tranello nella trasferta di Verona per la squadra di Montella?

 

“Sicuramente la Fiorentina ha dmostrato di essere cresciuta, ha recuperato qualche giocatore importante, soprattutto gioca bene. Inconta però un Chievo arrabbiato che vorrà fare punti in casa, vorrà mettere in difficoltà i viola con quelle che sono le sue caratteristiche, ovvero le ripartenze e sfruttando gli eventuali errori che la Fiorentina potrà commettere”.

 

In casa Chievo si parla di panchina in bilico per Sannino dopo quattro sconfitte consecutive e il penultimo posto in classifica. I giocatori in campo possono avere per questo una spinta in più, considerato che il gruppo gialloblu sembra difendere a spada tratta lo stesso tecnico ex Palermo?

 

“I giocatori del Chievo sanno benissimo che a prescindere di quello che si dice servono punti, per la classifica e per il prestigio. L’attenzione e la concentrazione viola deve essere massimale. La partita del Chievo sarà la solita, con cuore, determinazione e coraggio per provare a far punti contro questa Fiorentina”.

 

In casa viola c’è molto entusiasmo dopo la vittoria con la Juve di una settimana fa e il successo in scioltezza in Europa League. Questa euforia, come l’ha chiamata oggi Montella, può essere un vantaggio per i viola oppure potrebbe portare a sottovalutare il Chievo?

 

“Sicuramente vincere aiuta a vincere, porta autostima, aiuta a fare cose che quando si perde non si rischiano, poi la qualità della Fiorentina è da primi 4 posti del campionato. È chiaro che contro il Chievo i giocatori devono trovare da soli gli stimoli, l’errore che può fare la Fiorentina è quello di sottovalutare certe situazioni, perché il Chievo avrà il coltello tra i denti e sarà pronto a sfruttare tutte le occasioni a disposizione”.

 

Secondo lei chi può essere decisivo domani al Bentegodi per la Fiorentina?

 

Joaquin ha preso fiducia, sta anche meglio fisicamente. Mi è piaciuto molto Matos giovedì, ha fatto una gara importante anche se forse non giocherà, perchè ci sarà Rossi. Poi in mezzo al campo quel trio, che se gioca a ritmo alto sono problemi per chiunque, mentre se abbassano il ritmo possono essere colpiti. Parlo di Aquilani, Pizarro e Borja Valero. Secondo me Borja può essere decisivo domani, così come Rossi se gli viene lasciato spazio”.

 

In generale qual è l’aspetto che più le piace della Fiorentina di Montella?

 

“Un aspetto su tutti è quello di avere tanti giocatori uno diverso dall’altro che possono essere decisivi, ha molta imprevedibilità: penso alle accelerazioni di Cuadrado, ai dribbling secchi di Joaquin, a Rossi che ha una classe sopraffina, a Borja Valero che fa sempre giocate importanti e accende la luce in avanti, agli inserimenti di Aquilani. Ci sono tante varianti, per non parlare di Pizarro che è fondamentale per il gioco viola. Per non parlare degli esterni, perché trascinano spesso la Fiorentina. Montella ha tante frecce che possono essere scagliate, per velocità, tecnica e tiro in porta. È una squadra molto difficile da affrontare”.

 

In cosa invece deve migliorare la Fiorentina? Forse la fase difensiva?

 

“Se fai un gioco offensivo qualcosa dietro paghi, anche se la difesa deve rimanere sempre concentrata al massimo perché il gioco avvolgente porta ad essere offensivi e a subire contropiedi e uno contro uno. Ma sono rischi anche calcolati da Montella, anche perché la Fiorentina 2-3 gol cerca sempre di farli: può non essere un problema grosso, la Fiorentina cerca sempre di fare la partita e di comandare il gioco. L’unico aspetto che forse può pagare sono gli inseriemnti dei centrocampisti che a volte non vengono seguiti. Forse c’è poco filtro. Ma sono anche dei particolari in confronti a quello che di buonissimo fa davanti”.

 

Montella oggi ha parlato di Thereau, giocatore che lei ha allenato e che in estate è stato molto vicino alla Fiorentina. Avrebbe fatto comodo ai viola l’attaccante francese magari come vice-Gomez?

 

“Sicuramente visto il Matos di adesso si può dire che la Fiorentina, anche con l’infortunio di Rebic, ha un altro buon attaccante, anche se è chiaro che Thereau è un giocatore già fatto, tecnico, fisico, esperto, un giocatore che ha caratteristiche giuste per giocare nella Fiorentina. Anche se arrivare a Firenze e giocare nella Fiorentina non è facile per nessuno, basta vedere Ilicic che ancora non è riuscito ad inserirsi. Ma per il lungo campionato che deve fare la Fiorentina Thereau ci sarebbe stato bene”.

 

Infine, su Chievo-Fiorentina…secondo lei le due squadre risuciranno alla lunga a raggiungere i rispettivi obiettivi, la salvezza per i primi e la zona-Europa per i secondi?

 

“Il Chievo è abituato a giocarsi la salvezza, ci sono 8-9 squadre che si giocano la retrocessione. La salvezza passa attraverso il lavoro, l’intensità…cose che ha sempre fatto in questi anni. Se lo spirito di squadra c’è vengono fuori anche i valori. La Fiorentina invece è cresciuta moltissimo in questi anni, quindi mi aspetto che possa far meglio dell’anno scorso…è arrivata quarta, l’obiettivo è quello di far meglio, ma c’è anche l’Europa League che potrà togliere energie, magari non ora ma un po’ più avanti…questo forse può esseere il problema piu grosso. Ma vedo una grande Fiorentina….secondo me la può arrivare tra le prime quattro in campionato, senza porsi limiti”.

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