
Seconda gara casalinga europea stagionale per la Fiorentina che, dopo aver navigato nel Mediterraneo per sfidare l’APOEL Nicosia, adesso gioca sull’erba amica del Franchi
La quarta giornata del girone unico della competizione europea vede accogliere nello stadio di casa la principale formazione di Cipro occidentale: il Pafos, un club fondato appena dieci anni fa dalle rovine di altre due società calcistiche, l’AEK Kouklion e l’AEP Paphos.
MITOLOGIA. È invece molto più antica la storia della città che dà i natali al Pafos, Pafo. Lo sappiamo bene, la cultura cipriota è permeata dalle radici elleniche, ma quel che magari non sappiamo è l’importanza che la piccola cittadina sulla costa occidentale riveste per la mitologia greca. Infatti, secondo la Teogonia di Esiodo (il poema mitologico in cui viene narrata la storia e la genealogia degli dèi greci), la dea della bellezza e dell’amore, Afrodite, trova i suoi natali proprio in queste spiagge.
SUPERCOPPA AMARA. Ma la bellezza, talvolta, cede il passo alla sconfitta. Infatti, nonostante la storica vittoria della Coppa di Cipro nella stagione 2023/2024, vinta per 3 reti a 0 contro l’Omonia Nicosia, quest’anno il Pafos ha già affrontato una prima dolorosa sconfitta. Stiamo parlando dell’insuccesso in finale di Supercoppa cipriota contro l’APOEL Nicosia, che non ha però destabilizzato l’ambiente nel valoroso cammino fin qui percorso in Cyprus League.
UN RENDIMENTO COSTANTE. Dopo 11 giornate di campionato il Pafos si trova al primo posto, dominando la classifica con 31 punti (2,8 pt/partita), distanziando la diretta inseguitrice (l’Aris Limassol) per ben 5 punti. Peraltro, nell’ultimo turno, la prossima avversaria della Fiorentina ha sconfitto di misura l’APOEL Nicosia, che ben ricordiamo per la sconfitta inflitta ai viola poco meno di quindici giorni or sono.
ALTI E BASSI IN EUROPA. 6 punti in Conference League fin qui, frutto di 2 vittorie (all’esordio contro i moldavi del Petrocub ed alla terza giornata contro i kazaki dell’Astana) e 1 sconfitta (di misura, contro i tedeschi dell’Heidenheim). Rendimento altalenante che pone la formazione cipriota a pari punti con la Fiorentina nel girone unico di Conference. Servirà dunque maggior costanza di risultati per sperare nel passaggio del turno.
ESPERIENZA IN PANCHINA. Ecco allora che per la partita di giovedì sera contro la Fiorentina i ciprioti dovranno contare sulle idee di una guida esperta. Stiamo parlando di Juan Carlos Carcedo, allenatore ormai da due anni di questa formazione. La carriera di Carcedo parte però da molto più lontano. Infatti, prima di iniziare l’esperienza da allenatore in prima alla guida dell’UD Ibiza, ha condiviso la panchina per più di dieci anni con un altro allenatore, uno che di partite europee se ne intende: Unai Emery. 727 partite sulle panchine di mezza Europa (Almerìa, Valencia, Spartak Mosca, Siviglia, PSG, Arsenal). 14 anni di allenatore in seconda, condite da ben 3 vittorie finali in Uefa Europa League.
LA ROSA. Una rosa non eccezionale quella del Pafos, il cui valore totale di mercato supera di poco i 24 milioni di euro. Ex del nostro campionato il terzino sinistro Jonathan SIlva (per lui un prestito di sei mesi a Roma nella stagione 2017/18) e il centrale di centrocampo porteghese Domingos Quina (prelevato dall’Udinese nell’ultima finestra di mercato estiva). Spicca l’esperto portiere classe 95’ Ivica Ivusic (con un passato nelle giovanili dell’Inter e nella vicina Prato), ed il centrocampista centrale portoghese classe 97’ Pêpê (ex, tra le altre, di Benfica e Olympiakos): la valutazione di entrambi si assesta sui 2.3 milioni di euro. Da segnalare anche Jairo, terminale offensivo brasiliano e capitano della formazione cipriota, che si trova al comando della classifica marcatori della Cyprus League. Per lui sono arrivate sette reti e quattro assist in undici partite giocate. Un bottino niente male. 1 milione, invece, la sua valutazione di mercato.
Quotazioni ben lontane da quelle dei titolari della rosa viola, ma da non sottovalutare. Infatti, dopo la sconfitta contro l’APOEL, un altro passo falso potrebbe compromettere definitivamente la corsa della Fiorentina verso il passaggio del turno.

Di
Francesco Massimo Ascione